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sabato 6 aprile 2019

418) IMPOSIZIONE DELLE IDEE DI UNA RISTRETTA CERCHIA


Una ristretta cerchia di persone influenti vorrebbe imporre la propria visione del mondo, andando contro le idee della maggioranza del popolo.



Alcune logge di persone influenti, le quali influenzano la stragrande maggioranza dei mezzi d'informazione, ci impongono le loro visioni del mondo, non rendendosi conto di essere in minoranza e contro le opinioni della maggioranza del popolo. Un popolo, quello britannico, che in maggioranza ha scelto di andarsene dall’Unione Europea: non si vuole accettare quella decisione: a Bruxelles principalmente e in piccola parte a Londra. Le teorie del mondo d’oggi mondialiste vorrebbero la perdita dell’identità nazionale dei popoli occidentali e lo stravolgimento della famiglia tradizionale e della naturale procreazione.

Un esempio è stato l’ultima edizione del festival di Sanremo: il voto della gente comune aveva decretato un altro vincitore rispetto a quello che ha deciso la giuria composta una limitata cerchia di gente pubblica influente. Oppure la vicenda dell’attentato al torpedone che trasportava i ragazzi di una scuola in gita: l’attenzione dei media era rivolta esclusivamente ai protagonisti che hanno evitato la strage di origine straniera, ignorando gli altri eroi italiani. Con quel pretesto i mezzi di informazione hanno fatto pressione affinché la politica spingesse per facilitare le acquisizioni delle cittadinanze per i residenti in Italia che ne sono privi. Le stesse famiglie dei due ragazzi di origine nordafricana che erano su quell’autobus hanno ammesso che sono i stati i giornalisti a fare loro solleciti per richiedere lo status di cittadini italiani immediatamente. Invece la maggioranza della gente pensa che un non italiano per ottenere la cittadinanza deve percorrere un cammino di integrazione e di retta condotta: quando li avrà intrapresi, dimostrando di voler accettare gli usi e i costumi, la cultura, la religione e altre cose del paese che lo ospita, allora se ne potrà riparlare. Un altro esempio vale per l'omicidio "dell'italiano felice", un razzismo politicamente poco corretto su cui è calato immediatamente il sipario. I discorsi fatti in precedenza valgono anche per i giovani che sono stati lanciati nella nazionale di calcio italiana: tutti per giorni hanno parlato solo ed esclusivamente di un giovane di colore, Kean, il quale non ha fatto nulla di straordinario, solo ordinaria amministrazione contro avversarie molto modeste, non filandosi tutti gli altri che grosso modo hanno avuto prestazioni pari a lui e qualche giocatore anziano è stato anche più bravo. Col tempo tutti ci dimostreranno quando varranno, soprattutto quando incontreranno le grosse nazionali.



Cambiamo argomento, parlando delle polemiche relative all’ultimo congresso sulla famiglia a Verona. È scoppiato un putiferio da parte di omosessuali e femministe che si sono fatti sentire prepotentemente. Cosa volevano? Perché queste cosiddette femministe non hanno mai organizzato manifestazioni o fiaccolate davanti le ambasciate e i consolati di quelle nazioni dove la donna non è considerata come persona? Come ha scritto Vittorio Feltri in un suo articolo nessuno contesta gli omosessuali perché tali, sono loro che vorrebbero imporre agli altri i loro concetti, stravolgendo millenni e millenni di tradizioni e di fenomeni naturali che determinano tutte le esistenze. Essi sono solo una piccola minoranza, la stragrande maggioranza della gente è per la tradizionale famiglia e per la naturale procreazione. Se tutti divenissero come loro il mondo finirebbe: infatti non si è mai visto due sodomiti che generano una nuova vita. Allora perché indignarsi di un congresso a tutela della famiglia e della vita (non di imposizioni) in un paese in profonda crisi demografica?  

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