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domenica 29 dicembre 2019

435) GLI EVENTI DEL 2019 TRATTATI NEL NUOVOANLUC

TRAMA DI TUTTI GLI EVENTI (E DEI SUCCESSIVI SVILUPPI) CHE HANNO RIEMPITO LO SPAZIO DI QUESTO BLOG NEL CORSO DI QUESTO ANNO.


Il fatto principale del 2019 è stato, senza ombra di dubbio, l’uscita della Lega dal Governo di Giuseppe Conte e la sua sostituzione col Partito Democratico. Due aggregazioni politiche (Pd, M5S) fino al giorno prima incompatibili tra loro e se ne dicevano di tutti i colori, che si sono unite soltanto per l’ostilità per Salvini. In quella che è stata definita la “follia d’agosto” Matteo Salvini ha deciso di abbandonare il governo per tentar la via delle elezioni, al fine di sfruttare il grande successo ottenuto alle elezioni europee di giugno dalla Lega, che è divenuto il primo partito italiano per consensi col 34% dei voti. Le tensioni tra leghisti e pentastellati erano più che evidenti: infatti da mesi l’esecutivo era bloccato a causa delle liti e degli insulti tra i due partiti coalizzati, i troppi no grillini ne hanno causato la rottura. Con la nascita del governo Conte II, composto da M5S e Pd, tra ovazioni di giornalisti, dell’Europa e di altri antileghisti, la pace e l’armonia sembrava apparentemente ristabilita all’interno dell’esecutivo, col passare delle settimane, dei mesi, sono riapparse le tensioni e le liti tra vecchi e nuovi componenti, specie dopo la dettatura dell’agenda in campo economico e finanziario da parte dell’Ue. Un altro problema è sorto con la scissione di Matteo Renzi (l’eterno ambizioso ed arrivista) dal Pd, per tenere sotto ricatto questo governo. Si sta cercando di smontare quanto di buono effettuato dal Governo Conte I: deciso contrasto all’immigrazione irregolare, al fine di riaprire il giro d’affari, quota cento su pensioni, riduzione delle tasse; non tutti i componenti della maggioranza governativa sono d’accordo e, al di là della retorica antileghista, si rendono conto sotto – sotto che quei provvedimenti legislativi non sono tanto male. 

Qualche post è stato dedicato al politicamente corretto, il quale vorrebbe imporci le idee di una ristretta cerchia, andando contro quello che vuole la maggioranza della gente. Perfino alcune gerarchie della Chiesa (non tutte chiaramente) si adattano, quando sono disposte a rinunciare a nostre tradizioni millenarie per non urtare la sensibilità degli ospiti e non usano la stessa enfasi per i cristiani perseguitati nel mondo. Anche l’attivista svedese per l’ambiente Greta fa parte di questo contesto: una messa su soltanto per ragioni politiche, che vende solamente aria fritta, tirando le orecchie all’occidente su temi che lo preoccupano da molto e evitando di prendersela con quelle nazioni che hanno scarsa tutela ambientale. Forse anche la scelta delle maglie verdi, che la nazionale di calcio ha indossato in un incontro, è ispirata alla ragazzina. Gli argomenti storici e politici corretti (e non) sono stati contornati dalle trame di due libri: uno sulla vita di Giulio Andreotti, nel centenario della nascita, e un altro intitolato “L’Italia non è più italiana” di Mario Giordano. Per contrapposizione alla visione del mondo di oggi secondo i pochi che detengono il potere mediatico, è stato dato risalto alla morte dell’eroe italiano Lorenzo Orsetti, caduto in Siria (anche per noi) mentre combatteva lo Stato Islamico: ovviamente è stata una notizia non considerata a dovere dalle istituzioni italiane e dimenticata in fretta dai mezzi d’informazione.


Ampio spazio è stato dedicato alla cultura, allo svago, alla religione: ci sono state vaste descrizioni storiche – culturali delle città italiane di Bologna, Trento e Bolzano, recensioni dei libri ispirati a fatti di Cori o al paese dedicati (“Il delitto di Agora” e “Cori, storia, tesori e ritratto minimo”) e delle riflessioni sui possibili scenari della vita oltre la morte. Le dispute e le rivalità paesane per le manifestazioni e gli eventi, l’abusivismo edilizio (trattato ampiamente dai giornali provinciali insieme alla piaga del caporalato agricolo), la morte di Tommaso De Gregorio, che mi diede l’idea del blog, e la notizia della scarcerazione in anticipo di colui che fu giudicato colpevole di un atroce delitto, hanno chiuso il cerchio su Cori

Ad altri fatti di cronaca nera è stata data importanza: in generale, prendendo spunto dall’anticipata scarcerazione dell’autore del delitto di Cori, si sono citati dei casi analoghi, per mettere in evidenza la mancata certezza della pena negli atroci crimini spettacolarizzati dai media. Durante l’estate dei gravi casi di cronaca hanno attirato l’attenzione: il delitto del carabiniere Mario Cerciello Rega e lo scandalo insabbiato di Bibbiano, in cui dei bambini sono stati tolti ingiustamente alle famiglie di origine per far soldi, tramite i servizi sociali corrotti e i compiacenti politici di una parte politica che non può essere toccata.

C’è stato spazio anche per lo sport, in particolare è stata elogiata la figura di Claudio Lotito, il quale nel calcio tiene alta la bandiera dell’imprenditoria italiana in crisi: infatti prese la SSLazio con oltre 500 milioni di euro di debiti, col tempo l’ha risanata, evitando il fallimento, la ripartenza dal calcio dilettantistico e ha fatto fruttare le poche risorse finanziarie che ha messo a disposizione, scoprendo talenti sconosciuti (giocatori, allenatori e direttori sportivi) e vincendo trofei, anche se piccoli. Altri proprietari nel corso della storia della Lazio hanno fatto peggio di lui e nelle altre società di Serie A altri imprenditori più blasonati non hanno ottenuto i medesimi risultati, pertanto sono ingiustificate le continue contestazioni dei tifosi laziali alla sua figura. 

È stato tracciato un bilancio al compimento dei dieci anni di questo blog, il quale quest’anno chiude al minimo storico in fatto di post pubblicati annualmente, ma c’è stata un’importante novità: il ritorno su Facebook del suo creatore, dopo anni ed anni di assenza, al fine di propagarlo, e qualche “mi piace” c’è stato, tra le delusioni e le gioie che si provano nel citato social. Nel 2019 ci sono stati pochi post ma essenziali, ragionati, sviluppati a dovere e senza alcun copia – incolla da altri articoli.

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