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lunedì 23 marzo 2020

441) UNA MINACCIA SOTTOVALUTATA DA TUTTI


TUTTI HANNO DATO POCA IMPORTANZA AL VIRUS LETALE COVID 19 PROVENIENTE DALLA CINA, RITENEDOLO POCO P DI UN’INFLUENZA E CHE STA MIETENDO VITTIME OVUNQUE, IN ITALIA SPECIALMENTE, DOVE I POLITICI CHE GOVERNANANO, INIZIALMENTE HANNO PRESO SOTTOGAMBA LA QUESTIONE E HANNO ADOTTATO POCHISSIMI PROVVEDIMENTI DI PREVENZIONE. SERVIRà A QUALCOSA QUESTA SORTA DI COPRIFUOCO E QUESTO BLOCCO TOTALE DELLE ATTIVITà IN ATTO? DIPENDERà DAL COMPORTAMENTO DELLE PERSONE, CHE PRIVATE DELL’ORDINARIA LIBERTà, RIVALUTANO COSE DECADUTE.



Tutti noi non ci siamo preoccupati più di tanto ad inizio gennaio quando si è cominciato a parlare di questa epidemia scoppiata in Cina, conosciuta come Coranavirus o più precisamente come Covid 19. Pensavamo fosse una delle tante influenze che ogni tanto compaiano e se ne vanno senza problemi, come ad esempio qualcuna apparsa in passato, tipo: Asiatica, Sars, influenza aviaria e altre simili che non causarono problemi grossi, al contrario di questo Covid 19. Abbiamo tirato fuori un po’ di statistiche, dimostrando che tutti gli anni febbri e polmoniti causano qualche migliaio di vittime, specialmente tra i soggetti a rischio, che già hanno altre patologie; non dando eccessivo peso ai pochi allarmi che c’erano, pensavamo di dormire dei sonni tranquilli. Questo è un virus letale che, nella peggiore delle ipotesi, soffoca i polmoni di catarro e si muore; solo nei casi di forma leggera con una quarantena si guarisce. I pochi tamponi che si eseguono e l’anzianità media della popolazione potrebbe essere la causa di tutte queste vittime italiane. Purtroppo qui, questa pandemia ha causato più vittime che in Cina, dove in proporzione al numero di contagiati e soprattutto su una popolazione di oltre un miliardo di abitanti, le morti sono state quasi nulle, con tutto il rispetto per i deceduti. È la dimostrazione che i cinesi, da sempre non abituati ad essere libertini come noi, hanno lavorato bene in questi due mesi, attuando regole ferree e punendo molto severamente coloro che le trasgredivano. In Italia a gennaio si limitarono a mettere in quarantena coloro, italiani, cinesi e non, che provenivano con i voli intercontinentali dalla Cina. I politici che governano respingevano con sprezzo, gridando al solito razzismo, le proposte che facevano le opposizioni di sigillare i confini e far effettuare dei duri controlli sulla salute di chiunque entrava in Italia. Oggi, invece di criticare la mancata prevenzione del governo sin dall’inizio, si preferisce strumentalizzare sulle parole dei membri delle opposizioni e su qualche loro cambio di parere su questa vicenda: ma chi ha responsabilità chi governa o l’opposizione? Non potevano assolutamente mancare polemiche e dicerie varie sui governatori del Veneto, della Lombardia, su Bertolaso e perfino su Berlusconi che ha effettuato una milionaria donazione alla sanità lombarda. Arrivano aiuti internazionali dalla Cina e non e le Ong ci sono?


Oltre all’Italia, dove la Regione più colpita è la Lombardia, il virus si sta diffondendo con una rapidità incredibile nel resto dell’Europa occidentale e nel Nord America. Come mai proprio in Lombardia è partito tutto? Forse all’origine ci sarebbe la partita di calcio giocata a Milano lo scorso 20 febbraio tra Atalanta e Valencia, quando una persona infettata avrebbe contagiato tutti. Un altro grave errore del governo è stato quello di far trapelare in anticipo la notizia del coprifuoco che sarebbe stato adottato in Lombardia, così da permettere a molti soggetti, alcuni dei quali pure influenzati, di scappare dal nord al centrosud d’Italia, nei loro luoghi d’origine e infettare altri territori della nazione e non facendo nulla per impedirlo. Nell’attesa che si trovi un antidoto o un vaccino (che a quanto se ne dica è ancora lontano, poiché, se dicono di averlo trovato, deve essere prima testato, sperimentato e per i risultati ci vuol tempo), si stanno attuando molte misure di prevenzione (tardive?), con frequenti decreti legge, per evitare il suo incremento: tutte le attività produttive e non, tranne le essenziali, sono sospese per qualche settimana e gli individui devono stare lontano tra loro. Le solite misure di prevenzione rimangono in vigore: mascherine, evitare di toccarsi occhi, bocca, naso, orecchie, lavaggio continuo delle mani, eccetera. Le mascherine sono utili se si sta a contatto con gli altri: nella fila a fare la spesa, sui luoghi di lavoro che ancora funzionano, nei mezzi pubblici, ma se uno fa una breve passeggiata vicino casa da solo o è in auto da solo è un uso inutile. Ci sono controlli agli ingressi delle città, ma nessuno ispeziona i confini esterni, terrestri e marittimi, a differenza di altri stati che hanno sospeso il trattato di Schengen. L’Europa, che prima se ne è infischiata delle vicende italiane, ora ha paura.  Tutto dipenderà dal comportamento della gente: se rispetterà le regole la pandemia si estinguerà il prima possibile.


Fa un certo effetto vedere i luoghi più frequentati del paese, come Piazza Signina, completamente deserti e senza automobili fuori posto, specie il sabato sera e la domenica. È meglio leggere di più, vedere qualche film o qualche programma interessante in Tv, piuttosto che fossilizzarsi troppo davanti ad uno schermo con internet, che contiene argomenti e notizie non sempre seri e affidabili. Non mi sembra nemmeno il caso di danzare e cantare sui balconi. Si riscoprono tante cose che nel tempo ordinario erano in declino: il piccolo negozietto di alimentari, il giornale all’edicola, le preghiere personali e l’infinito tempo che si passa con i propri familiari in casa.

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