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domenica 10 ottobre 2021

478) BENVENUTO AL NUOVO PARROCO DON GIAMPAOLO

SABATO 9 OTTOBRE, SOTTO UNA PIOGGIA TORRENZIALE E ALLA PRESENZA DEL VESCOVO, È INIZIATO IL NUOVO CORSO PARROCHIALE NELLE PARROCHIE DI CORI E ROCCAMASSIMA A GUIDA DI DON GIAMPAOLO BIGIONI.

don Giampaolo Bigioni all'insediamento a Cori

Con una solenne celebrazione eucaristica nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Cori Monte, presieduta dal Vescovo Mariano Crociata e concelebrata da vari sacerdoti e alla presenza delle autorità civili e militari, sabato pomeriggio, sotto un acquazzone, è iniziato ufficialmente il nuovo mandato di parroco per don Giampaolo Bigioni, originario di Bassiano. Lo stesso, qualche tempo fa, era già stato da queste parti, precisamente nella Chiesa di Giulianello, prima di essere trasferito a Borgo Hermada, da dove proveniva adesso. Appunto, molti abitanti di Borgo Hermada, Comune di Terracina, erano presenti nella cerimonia religiosa, giunti a Cori appositamente per assistere all’insediamento del loro ex parroco: a dimostrazione che egli ha lasciato un ottimo ricordo tra i suoi vecchi parrocchiani. Per i ritardatari le porte della chiesa erano semichiuse: infatti c’erano gli addetti che bloccavano i nuovi ingressi, quando la chiesa aveva raggiunto il massimo della capienza che consentivano le normative Covid; più di qualcuno però è riuscito ad infilarsi nell’atrio con la scusa della pioggia.  

Come accennai qualche mese fa in un altro post il vecchio parroco delle parrocchie di Cori, don Angelo Bonaiuto, lascia il paese dopo 12 anni, andando a guidare la parrocchia di San Luca a Latina e lo seguirà il giovane don Leonardo, da qualche anno in mezzo a noi, mentre don Giovanni diviene parroco di una chiesa di Sezze. Don Giampaolo sarà affiancato, come viceparroci, dal giovanissimo don Alessandro e dal già presente don Romano. Il lavoro non mancherà di certo: siamo in un periodo in cui ci sono pochi sacerdoti e molte chiese aperte al culto, per un paese con profonde radici e tradizioni legate al cattolicesimo, il quale ha dato i natali a beati, a santi e ad altri uomini di Chiesa illustri e con i prodigi della Madonna; nulla ancora si secca, nonostante siano radicate tra i suoi abitanti le idee avverse alla religione e la recente secolarizzazione. Don Angelo prendeva tutto con filosofia e delle volte sdrammatizzava le varie situazioni con qualche simpatica battuta (spesso nel suo e nel nostro dialetto), mettendo un buonumore generale tra i fedeli, e non mancando di criticare la Chiesa stessa, sempre nel contesto della buona fede e del messaggio del Vangelo. Negli ultimi mesi egli ha avuto un gran da fare per organizzare comunioni e cresime, che si erano accumulate a causa del fermo per la pandemia.

il compianto don Ottaviano Maurizi e don Angelo Bonaiuto

Penso che don Giampaolo continuerà il suo percorso, tant’è vero che è stato un suo allievo che ha guidato nella vocazione sacerdotale, anche il carattere, al primo impatto, sembra che sia quasi simile al suo. Come ha detto don Angelo, durante la sua ultima processione, siamo fortunati ad avere ancora in mezzo a noi dei preti italiani che, a differenza dei sacerdoti esteri, comprendono meglio il nostro ambiente e le nostre problematiche. Non si se il mandato di don Giampaolo sarà lungo e breve, ma una cosa è certa: i sacerdoti non stanno più tutta la vita nello stesso posto, come succedeva un tempo, quando erano pure originari del luogo dove svolgevano l’apostolato. L’ultimo prete che ha rispecchiato quelle caratteristiche è stato don Ottaviano Maurizi: ha svolto alla grande un ruolo di transizione tra la Chiesa vecchia e quella nuova.  Auguri, dunque, di buon lavoro a don Giampaolo (e ai suoi aiutanti) nel proseguire il cammino dei suoi predecessori del Monte: don Angelo, don Fabio, don Gianni, don Livio, don Luigi e dei defunti don Ottaviano ed altri parroci della Valle. Auguri anche a don Angelo e a don Giovanni per i loro nuovi incarichi.

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