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martedì 14 dicembre 2021

482) GLI OMICIDI SENZA CLAMORE E LA PARTITA DEL QUIRINALE


·         L’omicidio dell’italiano Davide Giri in America


È calato un vergognoso silenzio da parte dei mezzi d’informazione statunitensi ed italiani sul ricercatore italiano Davide Giri ucciso negli Stati Uniti circa una settimana fa, per mano di un afroamericano che odiava i bianchi. Alcune tragiche morti non fanno rumore, specie se si tratta di nostri connazionali, mentre si preferisce dare risalto a ciò che conviene del pensiero unico dominante, affine al politicamente corretto. Per settimane, per mesi, sono andati di moda gli inginocchiamenti (arrivati direttamente dagli Usa), al fine di protestare contro il razzismo, anche i calciatori e i piloti di Formula Uno sono si sono fatti influenzare. Sarei d’accordo con questi tipi di protesta se si trattasse di condannare tutti i razzismi e le discriminazioni, non soltanto alcuni e per pura propaganda politica. Perché nessuno ha protestato, ha sollevato polveroni o si è inginocchiato per questo italiano ucciso? Apriti cielo se fosse avvenuto l’opposto: cioè se la vittima fosse stata nera e l’omicida bianco. Tutto ciò che è estero è sacro ed intoccabile, l’abbiamo visto anche per la vicenda dell’egiziano Zaki, che era detenuto in carcere nel suo paese ed era studente nella nostra nazione; non ho visto lo stesso fermento e le stesse agitazioni per i tanti italiani detenuti (alcuni ingiustamente) nelle carceri delle varie nazioni del mondo. Gli atti di violenza e le ingiustizie sono tutte da condannare indiscriminatamente, ma non possono essere divise tra Serie A e Serie B: questa è la morale di questo scritto.

 

·         L’elezione del Presidente della repubblica

Agli inizi di febbraio 2022 scadrà il mandato presidenziale dell’attuale Capo dello Stato Sergio Mattarella, il quale ha annunciato più volte l’intenzione di non volere allungare il suo mandato, spiazzando così i piani della sinistra. I nomi di Mattarella e di Draghi avrebbero messo quasi tutti d’accordo: si preferiva più il primo, essendo il secondo impegnato come Capo del Governo e se eletto al Palazzo del Quirinale si rischierebbero le elezioni anticipate, evento sgradito a tutti i parlamentari per gli ovvii motivi (vitalizi e rischi di non essere rieletti). Alla fine, Draghi lo candideranno (trovando altri stratagemmi per evitare le elezioni politiche anticipate) se si farà concreta l’ipotesi Berlusconi (grande incubo!), a cui sulla carta mancherebbero tra i 40 e i 50 parlamentari e delegati regionali per arrivare a quota 504, quella necessaria per essere eletti dal 4° scrutinio in poi. Né il centrodestra, né il Pd, alleato dei Cinque Stelle, hanno la maggioranza per eleggere allo scranno più alto dello Stato un loro rappresentante; Renzi, tramite il suo ristretto gruppo di parlamentari, farà da ago della bilancia, facendo vincere una coalizione o l’altra: sarà molto difficile che converga i suoi voti su Berlusconi e sicuramente proporrà un nome dell’area centrista, a cui le sinistre convergeranno di corsa, ritrovandoci, come al solito, un Presidente della Repubblica della solita tendenza politica, come è avvenuto da Scalfaro in poi. Il centrodestra e in particolare Berlusconi cercheranno di pescare ulteriori adesioni nel foltissimo gruppo misto, però i voti sicuri del Cavaliere non è detto che lo siano tutti: infatti bisognerà vedere come si comporteranno coloro che, in rotta con lui, hanno lasciato Forza Italia sbattendo la porta. A prescindere da come andrà a finire, penso che non sarebbe un grande scandalo avere finalmente un Capo dello Stato di centrodestra, dopo i molti di centrosinistra.

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