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venerdì 30 dicembre 2022

507) I PRINCIPALI AVVENIMENTI DEL 2022 DEL BLOG

I PRINCIPALI ACCADIMENTI DEL 2022 DESCRITTI IN QUESTO SITO: IL PASSAGGIO DELLE CONSEGNE MEDIATICO TRA LA GUERRA IN UCRAINA E LA PANDEMIA COVID; LA RIELEZIONE TRA LE POLEMICHE DI MATTARELLA; LA CADUTA DEL GOVERNO DRAGHI, LE ELEZIONI POLITICHE ANTICIPATE E LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA GUIDATO DA MELONI; I PRIMI OSTACOLI DEL GOVERNO MELONI, TRA IL CARO -ENERGIA, L’IMMIGRAZIONE E LA MANOVRA FINANZIARIA; IL RITORNO ALLA VITA PRE-PANDEMICA, TRA EVENTI ESTIVI PAESANI (CAROSELLO STORICO E FESTIVAL DEL FOLCLORE) E LA RIPRESA MASSICCIA DELLE VACANZE; LA RICONFERMA NEL “DESERTO DELLE URNE” DI DE LILLIS  A CORI; LA PROMOZIONE DELLA SQUADRA LOCALE DI CALCIO; LA MORTE DELLA REGINA ELISABETTA II; LA RIVOLTA IN CORSICA; IL MONDIALE DI CALCIO TRA SPORT, CONTROVERSIE  E POLITICA.  


Il principale avvenimento del 2022 è stato senza dubbio lo scoppio della guerra in Ucraina, per mano russa, che ha scalzato dall’attenzione mediatica, dopo più di due anni, la pandemia Covid 19. La Russia, dopo 30 anni dalla fine dell’Urss, ha deciso di ambire nuovamente al ruolo di grande potenza, tentando di controllare, direttamente o indirettamente, gli stati del suo ex e vasto impero, popolati da vaste minoranze russofone. Essa però non ha fatto i conti con l’Occidente, il quale fornisce assistenza e aiuti all’Ucraina, così da non farla crollare facilmente. Dopo la paura iniziale, sembra scongiurata per il momento l’ipotesi che il conflitto possa allargarsi sino a noi: ormai è solo televisione, la preoccupazione maggiore riguarda le bollette dell’elettricità che sono aumentate a dismisura per l’embargo imposto alla Russia. Qualche temerario occidentale parte volontario per il fronte per provare un’esperienza insolita, senza rendersi conto di cosa sia un conflitto. La crisi energetica ha avviato nuovi dibattiti sulla ricerca di energie alternative e sullo studio di combustibili fossili, non sfruttati, presenti in Italia. Quel fronte del no a tutto, si oppone anche all'ammodernamento o alla realizzazione delle grandi opere pubbliche, fondamentali per lo sviluppo di un paese. Le troppo pignoleria e burocrazia che bloccano, non sono applicate su argomenti "coretti politicamente". 

È stata molto movimentata ed interessante l’ampia pagina sulla politica italiana. Ad inizio anno c’è stata la riconferma a sorpresa di Mattarella a Presidente della Repubblica: a sorpresa perché lo stesso aveva smentito molte volte l’ipotesi di farsi rieleggere e aveva proposto il divieto della rielezione del capo dello stato da mettere nella Costituzione. L’unica alternativa a Mattarella era Draghi, ma egli era Capo del governo e i parlamentari erano terrorizzati dall’ipotesi di eleggerlo, non trovando sostituti per l’esecutivo, così da andarsene a casa senza l’agognato vitalizio che era ad un passo. Quando il M5s si è sfilato dal governo, Draghi ha mollato e le nuove elezioni anticipate sono state concesse senza più patemi d’animo. Nelle nuove elezioni politiche c’è stata una vittoria netta e schiacciante del centrodestra guidato da Giorgia Meloni (il suo partito è risultato il più votato), la quale è stata la prima donna ad essere nominata Presidente del Consiglio dei ministri. Dopo l’entusiasmo iniziale il governo, come previsto, ha iniziato a subire duri attacchi, da dentro Italia e da fuori, per le sue politiche di contrasto all’immigrazione illegale, per le bollette per famiglie e imprese e per la manovra finanziaria.

A Cori c’è stata la prevista riconferma di Mauro De Lillis a sindaco, in un’astensione dal voto che non si era mai vista prima (ma la soglia di validità elettorale è stata superata senza problemi). Lo sfidante è stato Evaristo Silvi: dopo molti tentennamenti la sua lista civica ha deciso di provarci, non rischiando con la carta dell’elevatissimo astensionismo, al fine di invalidare le elezioni. I votanti sono stati molti di meno rispetto alla volta precedente, ma le percentuali sono state le stesse per i due tradizionali cartelli elettorali: 80% contro 20%. La vita nel paese è tornata alla normalità dopo il Covid: processioni religiose, specie quella della Madonna del Soccorso, quest’anno stravolta, carosello storico, festival del folclore internazionale, iniziative culturali, piani bar nei locali e c’è stata altresì la ripresa massiccia delle vacanze verso i luoghi di villeggiatura. Il calcio locale ha vissuto un’altra stagione di gloria, con la vittoria del campionato di Prima categoria regionale della Pro Cori.

Gli eventi internazionali, oltre alla guerra, hanno riguardato la morte della Regina Elisabetta II del Regno Unito, dopo esattamente 70 anni di regno, la rivolta nell'isola della Corsica e il mondiale di calcio in Qatar, finito con la vittoria dell’Argentina. Questo avvenimento è stato descritto, sia nel senso sportivo vero e proprio e sia in un contesto polemico e ipocrita di relazioni politiche internazionali, a causa dei “diritti civili” negati in Qatar, che sono fondamento dell’Occidente; alla fine non c’è stato nessun boicottaggio occidentale: erano troppo grossi gli interessi in ballo.  Rimanendo in tema calcistico nel mese di dicembre ci hanno lascito due grandi del calcio: il serbo Sinisa Mihajlovic e forse il più grande calciatore di tutti i tempi, ovvero il brasiliano Pelè.

P.s.: nella tarda mattinata del 31 dicembre ho appreso la notizia della dipartita del Papa emerito Benedetto XVI, un grande Papa. Aggiungo anche Lui al cordoglio e alle preghiere per i grandi personaggi che ci hanno lasciato nel 2022.

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