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domenica 23 gennaio 2011

78) STORIE DI CUORI E DI POLITICA


Il cuore e la spada



In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia il giornalista e scrittore Bruno Vespa ha pubblicato il libro “Il Cuore e la Spada”,  nel quale ripercorre la storia d’Italia dall’unità ai giorni nostri, narrando non soltanto le vicende politiche ma anche le vicende amorose e sentimentali dei principali protagonisti della nostra storia. Vespa pubblica un libro all’anno, i suoi scritti spesso sono stati di genere politico, questa volta, per la seconda  precisamente, affronta un tema storico, dopo “Storia d’Italia da Mussolini a Berlusconi” del 2005. Il volume è composto da 826 pagine e costa 22 €; io ho approfittato di uno sconto del 15%. In appendice ci sono tutti i risultati delle elezioni politiche dal 1861 al 2008, le fonti e l’indice dei nomi. Bruno Vespa definisce il suo ultimo libro il lavoro più impegnativo di sempre: le vicende dell’Unità e del Regno d’Italia naturalmente non le ha vissute e si è dovuto documentare, riportando più di una fonte, a volte versioni contrapposte tra loro, mentre gli ultimi 50 anni di storia italiana li ha vissuti da giornalista e direttore del Tg1 e da conduttore del programma televisivo “Porta a Porta” ed è bastato fare un riassunto dai suoi precedenti libri, in cui è narrata la politica ufficiosa e da dietro le quinte del palazzo. Ecco finalmente un volume che fa del revisionismo storico sulla storia studiata finora: la Resistenza col sangue dei vinti e con le lotte tra partigiani,  la tragedia delle foibe, lo straordinario consenso popolare del fascismo culminato con il dramma di Salò. Sono inoltre narrate le vicende, le ossessioni sessuali e amorose dei protagonisti del Risorgimento (diversi in amore ma uniti nel sogno dell’Italia unita): Cavour, Garibaldi, “il fidanzato d’Italia”, ma solo Anita gli rimase sempre nel cuore, Mazzini che ebbe solo una mezza avventura e Vittorio Emanuele II. Altri grandi sciupa femmine sono stati Mussolini e D’Annunzio. La storia dal dopoguerra in poi è più dettagliata perché come ho già detto l’autore l’ha vissuta direttamente e in più si è fatto aiutare, per il suo precedente volume storico “Storia d’Italia da Mussolini a Berlusconi”, dalle testimonianze di Giulio Andreotti, le quali sono riportate in parte anche in "Il cuore e la spada". Il referendum Monarchia – Repubblica e la scelta tra comunismo e democrazia (cristiana), con i rischi di un’ennesima guerra civile, il dominio democristiano, De Gasperi, Fanfani, Andreotti, Moro, il miracolo economico, il centrosinistra, gli anni di piombo, Craxi, il CAF e tangentopoli. In questo ultimo caso si parla di una doppia morale, dei sommersi e dei salvati, del linciaggio di Craxi, costretto a rifugiarsi ad Hammamet dove morì e fu riabilitato nel decennale della morte, di Di Pietro, che su Berlusconi dichiarò che non era reato vendere spot televisivi. Gli ultimi cinque capitoli sono dedicati agli ultimi 17 anni di storia d’Italia, cioè da quando Silvio Berlusconi è sceso in politica e tuttora ne è il protagonista indiscusso, solo Romano Prodi è riuscito a fermarlo due volte senza però andare lontano per via delle sue rissose coalizioni di partiti di centrosinistra; ma anche i suoi stessi alleati gli hanno messo i bastoni tra le ruote: Bossi all’inizio, Follini, Casini e in ultimo Fini.
Un capitolo è dedicato alle trappole rosa di Silvio Berlusconi con alle prese sua moglie Veronica (i due vivevano separati da 7 anni, prima che si separassero legalmente e Veronica aveva una relazione stabile con un altro uomo), un altro all’addio con Fini; il volume è andato in stampa ad ottobre 2010 ed ovviamente non è aggiornato agli ultimissimi eventi. Bruno Vespa fu sempre democristiano e ora penso che sia berlusconiano, anche se rimane obiettivo nei suoi scritti e non rinuncia a tirare frecciatine al Cavaliere di Arcore. Lo criticano per il “Porta a Porta”, dove dà spazio in egual misura alle due principali correnti politiche, allora solo i programmi faziosi (e sinistrosi) di Santoro e di Floris possono esserci? Se così fosse il canone Rai non andrebbe più pagato. Negli ultimi mesi non ha trattato Gianfranco Fini da eroe e per questo il giornalista è stato maggiormente ingiuriato. Si smontano tutti i presunti scandali a luci rosse, le veline, Noemi, non immaginando che, storia di queste ore, sono tornati di nuovo all’assalto con le stesse cose: Ruby.

Questa storia è uscita a fine ottobre, poi non se è parlato più, forse perché tutti erano convinti che Gianfranco Fini avrebbe mandato a casa Berlusconi, fallito quel progetto ora la tirano di nuovo in ballo con maggior clamore e scalpore. Non sembra strano? Fanno di tutto per far passare Berlusconi come un maniaco, un malato, indegno di guidare il paese, per costringerlo alle dimissioni per la vergogna. Però alcune testimonianze delle accusatrici sono state smontate e il tribunale che si occupa del caso non ha competenza.
Legittimo è il richiamo del Vaticano a ritrovare i valori morali, senza entrare nel merito della questione, dare giudizi e condannare; non fa come Famiglia Cristiana ed Avvenire che, senza che si guardino prima allo specchio, emettono sentenze prima dei tribunali e danno lezioni di moralità. Gli stessi che prima accusavano la Chiesa di ingerenza con la politica, ora plaudendo tirano i preti per la tonaca.

2 commenti:

  1. #1 26 Gennaio 2011 - 08:19

    ti rispondo con un vecchissimo proverbio :"Paese che vai usanze che trovi" ciao.
    orematt

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  2. #2 26 Gennaio 2011 - 18:47

    "chi non ha peccato scagli la prima pietra";e poi sentire prediche da certi pulpiti fa proprio ridere!
    ciao anluc
    sebastia11

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