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sabato 28 maggio 2011

94) LA STAGIONE CALCISTICA 2010 – 2011


  • Competizioni internazionali:
Vincitore Supercoppa Europea: Atletico Madrid (Spa)
Vincitore Mondiale: Inter (Ita)
Vincitore Champions League: Barcellona (Spa)
Vincitore Europa League: Porto (Por)

 

 
  • Competizioni italiane:
Vincitore Supercoppa italiana: Inter
Vincitore Coppa Italia: Inter
 

Classifica finale Serie A



Verdetti:
Vincitore scudetto: Milan (18° titolo).
Qualificate alla Champions League: Milan, Inter, Napoli e Udinese (preliminari).
Qualificate Europa League: Lazio, Roma e Palermo.
Retrocesse in Serie B: Sampdoria, Brescia e Bari.

  

 
Il 77esimo articolo del blog riguarda l’analisi di metà campionato, l’altra metà tutto sommato non ha registrato sorprese colossali rispetto alla prima parte, tranne che per l’Udinese, in positivo, e per la Sampdoria, in negativo: quest’ultima ha pagato a caro prezzo le cessioni di Cassano e di Pazzini. La sorpresa del Palermo è stata la finale di Coppa Italia, non tanto il piazzamento in Europa, perché recentemente vi era già approdato, classificandosi nelle giuste posizioni del campionato. Il Milan all’andata era la squadra che aveva limitato i danni tra le grandi, nel girone di ritorno ha dimostrato di essere la squadra più forte, non subendo cali di rendimento e strameritando il 18° scudetto. L’Inter, dopo il brutto avvio, in pieno inverno sembrava dovesse insediare il primato del Milan, ma dopo lo scontro milanese ha abdicato con onore; si è consolata con la Supercoppa Italiana e con il Mondiale, entrambi i titoli sono stati conquistati dall’allenatore Benitez, il cambio di panchina (Leonardo allenatore) è servito soltanto a migliorare di un pochino il rendimento in campionato e a conquistare l'ennesima Coppa Italia. Grande è stata la stagione del Napoli (il quale dopo più di 20 anni tornerà in Coppa Campioni), conquistando un prestigioso 3° posto e mettendo in discussione il primato del Milan a poche giornate dal termine: anche in questo caso è stato decisivo lo scontro diretto con i rossoneri all’inizio del girone di ritorno. La Lazio avrebbe meritato qualcosa in più del piazzamento in Europa League: per poche reti di differenza in Champions è approdata un Udinese in crescente rimonta. Ai biancocelesti sono mancati gli attaccanti cui rifinire le giocate del regista Hernanes e in primavera, per proprie ingenuità e per decisioni arbitrali discutibili, ha perso tutte le sfide decisive, che stava dominando, contro Napoli, Inter, Udinese e Juventus: non meritava assolutamente di perdere contro nessuna delle squadre citate. Avrebbe potuto concludere al secondo posto, ma ciononostante rimane discreta la stagione laziale. Non è stata positiva la stagione della Roma: la squadra era partita con ben altre ambizioni rispetto all’Europa League, che non avrebbe assolutamente conquistato senza tutti quei rigori a favore; i maligni sostengono che la società sia stata aiutata per far bella figura con i nuovi acquirenti e per non lasciare troppi debiti. Quei santi in paradiso (San Luciano fra tutti) non li ha più la Juventus, alla sua 4a stagione fallimentare (quella appena trascorsa è stata la più disastrosa tra le menzionate), tra una girandola infinita di allenatori e tra soldi bruciati, ce ne vorrà ancora di tempo per ritrovare la mentalità vincente e per scalzare i nuovi padroni del calcio italiano, spendendo ancora (inutilmente).

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