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sabato 15 ottobre 2011

107) LETTERE INEDITE DI CRAXI SU FINI


Le lettere, mai pubblicate, in cui Craxi diceva: “Fini è un compagno”

Pubblichiamo tre lettere che Bettino Craxi ha inviato anche tramite fax alle redazioni di alcuni giornali italiani durante il suo esilio ad Hammamet, ma che non sono mai state pubblicate. Nonostante siano tre lettere datate 1998, si può dire che l’ex segretario del Psi, scomparso da latitante il 19 gennaio 2000 dopo essere stato travolto dall’inchiesta Tangentopoli, abbia previsto alla perfezione l’attuale scenario politico, individuando con puntualità clamorosa la personalità di Gianfranco Fini. Nella prima lettera lo definisce addirittura “compagno”, sia nel titolo della missiva sia nell’incipit che recita testualmente “Fini è un compagno come si deve”. L’ultima lettera che pubblichiamo è invece una lettera che Giuliano Amato, futuro premier, ha inviato a Bettino Craxi proprio prima che si dimettesse da segretario del partito. Anch’essa davvero interessante nei contenuti, ma mai pubblicata sui giornali. Fortunatamente i quattro documenti si possono trovare sulla rete, ad esempio li ha pubblicati il sito perdentipuntocom (perdentipuntocom.blogspot.com) da cui abbiamo attinto. Buona lettura.

Il compagno Fini (lettera mai pubblicata dai giornali, anche se a loro  inviata tramite fax, come molte altre).
di Bettino Craxi

Fini è un compagno come si deve. Viene dall’estrema destra ma marcia, anzi  corre, nella direzione giusta. Ha capito innanzitutto che il vero problema è Berlusconi. Via lui, tante cose si chiariranno anche tra di noi. Lui con il suo ruolo, noi con il nostro. In fondo siamo noi i veri perseguitati della Prima Repubblica.
Berlusconi in quegli anni si è solo fatto grosso. Fini, dobbiamo riconoscerlo, non perde un colpo. I magistrati infieriscono su Berlusconi? Lui non lascia cadere l’occasione e fa loro l’occhiolino. Berlusconi punta i piedi sulle non-riforme? Il compagno Fini si alza a difendere l’interesse della Nazione. Berlusconi distribuisce «Il libro nero sul comunismo», Fini provvede a seppellire il comunismo passato, presente e futuro.
Berlusconi allora si impressiona e corre ad abbracciarlo. Fini si guarda intorno e sembra che dica «ma questo che vuole?». Scoppia la polemica. Sono  tanti che si preoccupano. E lui subito «Non preoccupatevi, l’aggiusto in un minuto».
Un colpo al cerchio e un colpo alla botte e quando verrà il momento un paio di telefonate, una a D’Alema e una a Caselli, e un calcio nel culo. Sarà una vera finezza.
Hammamet, marzo 1998


II lettera di Bettino Craxi
C’è una linea di Fini nei confronti di Berlusconi e di Forza Italia che è ormai assolutamente evidente. È figlia della furbizia e dell’ingratitudine prima ancora che dell’ambizione. La parola d’ordine è: «prendere le distanze».
Coerentemente egli lo fa in ogni occasione che si presenta. Il giorno dopo accetta di aggiustare le cose ma intanto ha lasciato il segno. Che cosa c’è al fondo di questa linea di condotta? Interessi rivali? No di certo. Fini non può aspirare ad alte cariche dello Stato né ad assumere la guida della coalizione di opposizione. Bisogno di identità e di autonomia di Alleanza Nazionale? Una cosa senza senso almeno nei confronti di Forza Italia, che ha compiuto a suo tempo, con tutti gli oneri relativi, e ha continuato a garantire sulla parola una operazione di sdoganamento interno ed internazionale in piena regola di una forza politica che, benché non più ghettizzata, permaneva ancora del tutto isolata. Insofferenze personali? La politica è fatta da esseri umani con i loro pregi, i loro difetti, le loro passioni e quindi anche di amori e di odi. Non parrebbe il caso visti i baci, gli abbracci e le effusioni che anche le immagini televisive hanno immortalato, anche se non è da escludere.
E allora? Prendere le distanze, nel modo come viene fatto, significa, nella realtà della politica, opportunismo bello e buono per non usare il parolone del tradimento. Berlusconi è oggetto di una aggressione politico-giudiziaria che potrebbe risultare devastante per lui, la sua famiglia, la sua azienda, il suo movimento politico. Bisognerebbe entrare in campo con grande decisione contro questa specie di «giustizia politica» che lo sta perseguitando. Bisognerebbe fare muro compatto contro quanti, nel sistema politico, blandiscono e assecondano l’arma giudiziaria.
Invece non si fa, qualche volta si fa il contrario, spesso si finge di non vedere, anche se, su questo fronte, non tutta Alleanza Nazionale pare perfettamente allineata con il suo leader. La linea ufficiale però sembra chiara. Non ci si scontra con i poteri forti, con il potere più forte degli
altri, e con quanti lo sostengono e si fanno sostenere. Se arriva una tempesta, noi mettiamoci al riparo anzi vediamo di approfittarne. La parola d’ordine è quindi: «prendere le distanze».
Hammamet, 1998
III lettera
«Ecco che, ancora, in questo drammatico panorama parrebbe ergersi una figura diversa, classica oserei dire, lineare, volutamente votata all’ordine, al rispetto delle regole (di quali però?), alla metabolizzazione frettolosa e
acritica delle coscienze, al ripristino di uno Stato etico che, comunque, si muove nella medesima altrui direzione; quella della restaurazione e dello stigma notarile della fine della democrazia. E costui risponde al nome di Fini.
Un nome che già nel suono nulla dice, nulla suggerisce (a parte lo spot sui tortellini), e che si può sussurrare in fretta. E dimenticare in fretta. Un nome senza echi, nella storia di un partito che la storia dovrebbe aver definitivamente segnato. Un personaggio che ammannisce apparente sicurezza, uno di quei nipotini di Almirante che, come tali, mai potranno essere legittimati a gestire una democrazia vera (…) Un individuo, questo Fini, che pare inamidato nella sua immobilità, anacronistico «residuo» di altri «residuati» la cui vacuità politica, sostanziale, è significata dal resoconto degli atti parlamentari che la dicono lunga sulla sua «vis» di uomo politico e di gran pensatore. Prendiamo in esame il decennio ’83-’92. Cosa ne vien fuori? La maggior parte, la quasi totalità anzi, dei suoi interventi ruota attorno ad un punto. L’osservanza dell’art. 77 della nostra Costituzione repubblicana(…) (Craxi elenca le sedute a partire dal 21 settembre 1983, e i temi su cui Fini è intervenuto)(…) Ma il deputato Fini raggiunge l’acme, riesce (se mi è permesso) a godere intensamente, ad avere il suo sacrosanto orgasmo quando, nella seduta del 12-2-’85, gli tocca di rievocare quelle giornate radiose in cui gli Italiani mostrarono il loro vero, profondo amore per il regime (naturalmente quello fascista!) facendo olocausto della loro più personale ed intima memoria. Dice difatti (p. 24097 e sg.): «La destra prima di chiedere i sacrifici… ha preferito dare l’esempio… Quando fu chiesto agli italiani dal capo di governo di allora, Mussolini, di dare il proprio oro alla patria. Tutto ciò farà sorridere, però quell’oro gli italiani lo hanno dato, quel sacrificio lo hanno fatto sia cittadini di umile condizione sia cittadini che erano di ben altro tenore sociale». Le parole del deputato Fini non abbisognano di commento.
Egli riesce a «pensare», a salir di tono, solo quando parla di «Mussolini» e degli italiani «di ben altro tenore sociale». E lo fa in un’aula parlamentare di quella Repubblica nata dalla resistenza e dall’antifascismo.
E questi è il medesimo Fini che, con cravatta e in doppiopetto, oggi si presenta agli italiani come faccia del «nuovo» e come candidato a guidare la destra, la nuova-vecchia destra, e magari un futuro governo. Un uomo della seconda Republica che, guarda caso, ha avuto i piedi ben piantati nella prima e il cuore, o la mente, radicati profondamente nel passato (…). Roba da sbellicarsi dalle risate… se non fosse che, data la drammacità dei momenti che stiamo vivendo, il dolore e il pianto avrebbero da sgorgare spontanei, e impetuosi. In tutta la sua vita parlamentare c’è un vuoto assoluto, anzi «il» vuoto assoluto, l’assenza di un’idea capace di contribuire al progresso degli uomini e delle istituzioni e di un’azione politica che tale progresso renda possibile, e visibile. E a costui, che da tempo si sta esercitando a guidare la destra e forse il nostro infelice Paese, gli italiani stanno forse correndo ad affidare il proprio destino e il futuro delle generazioni a venire! Chi avrebbe potuto immaginarlo? (…) Se la prima volta ci hanno tolto perfino le «fedi», stavolta che cosa si apprestano a toglierci? Ed oltre, cosa c’è? (…) Un seme di niente non può che darci un niente (…). Ma intanto un popolo di creduloni aspetta e spera, anche perché in una notte senza più luci o punti di riferimento visibili ci si riesce ad accontentare anche della luce più fievole della più fievole lucciola (…) Stiamo rischiando di sbattere col naso contro sventure inimmaginabili (…). Ci pensino, gli Italiani, finché si è in tempo.
E auguri.

Infine una lettera inviata da Amato, allora neo Capo del Governo a Craxi, già colpito da avviso di garanzia, Silvano Larini sta rivelando al Pool manipulite dei sette milioni di dollari versati su un conto Protezione da Licio Gelli che sono riferibili al Psi. Poco dopo Craxi si dimetterà da segretario, Martelli idem, e Amato cercherà di far approvare un decreto denominato SALVA LADRI, che poi sarà costretto a ritirare in fretta, ma che tutti avrebbero approvato se non avessero rischiato la faccia.

“Caro Segretario, prendo a calci i primi mattoni di un muro di silenzio che non vorrei calasse fra noi. E vorrei chiederti invece di avere fiducia in quel che io sto cercando di fare.
Occorre certo che passi qualche giorno, che la situazione delle imprese, e non solo della politica, appaia (come del resto già è) insostenibile.
E’ inoltre realisticamente utile che la macchia d’olio si allarghi.
Neppure a quel punto credo che sarà possibile estinguere reati di codice.
Ma credo che l’estensione per essi dei patteggiamenti e delle sospensioni condizionali sia una strada percorribile. Sto conquistando su questo preziosi consensi.
E ritengo che si ottengano così procedure non massacranti, che evitano la pubblicità devastante dei dibattimenti e forniscono possibilità di uscita (…). Claudio mi pare ormai in pericolo.
Apprendo che, se ci fosse un riscontro a ciò che ha detto Larini, già sarebbe partito un avviso per concorso in bancarotta fraudolenta.
Io sono qua. E continuo ad esserti grato ed amico. Giuliano”.

15 commenti:

  1. #1 18 Ottobre 2011 - 10:00

    E' uno "Scoop" vecchio, ammesso che di scoop si possa parlare...... Comunque siamo ancora in attesa di sapere chi sono i fantomatici rappresentanti del PDL a Cori? P.s. Comunque verifica meglio le tue fonti, il solo copia incolla porta spesso a fare solo brutte figure.
    utente anonimo

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  2. #2 18 Ottobre 2011 - 15:46

    Quale brutta figura? Abbiamo citato la fonte, come facciamo sempre quando non si tratta di farina del nostro sacco. Quale scoop? Abbiamo ritenuto opportuno mettere in evidenza ciò, perché fu scritto in un momento in cui nessuno poteva prevedere quello che sarebbe successo ed oggi è successo davvero. Cullarsi sugli allori? (per rispondere ad una precedente domanda) Fare un’analisi ed una ricerca per capire le ragioni di un cambiamento radicale significa cullarsi sugli allori? Noi non partecipiamo alla vita politica del Pdl locale (per parlare di politica non bisogna per forza frequentare un circolo politico), di conseguenza non conosciamo in modo dettagliato tutti coloro che ne fanno parte. Possiamo rispondere in modo approssimativo su chi siano i rappresentanti: senza dubbio sono 4 dei 5 consiglieri comunali eletti nel 2007 con la lista “Nuovo progetto per Cori e Giulianello”, provenienti da FI e da An; dalla fusione di quei 2 partiti è nato appunto il Popolo delle Libertà, successivamente una parte esigua di An ha dato vita al partito “Futuro e Libertà per l’Italia”. Inoltre sul sito del Pdl di Cori c’è un testo a proposito: http://pdlcoriegiulianello.splinder.com/post/23166007/nasce-il-pdl-a-cori-e-giulianello

    Anluc

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  3. #4 19 Ottobre 2011 - 08:26

    Finalmente ti sei degnato di rispondere
    Ma veniamo ai fatti:
    Cosa dimostrano quelle lettere?
    Secondo me nulla anche io posso chiamare compagno uno che si professa di destra cosi come posso chiamare di destra uno che si professa compagno.
    La domanda da porsi e':Quale scopo voglio ottenere facendo ciò? La risposta e' semplice denigrare la persona in oggetto che sia essa di destra o di sinistra, toccandola proprio nel vivo delle sue credenze distorcendole allo stesso tempo.
    Leggo le tue parole "Abbiamo ritenuto opportuno mettere in evidenza ciò, perché fu scritto in un momento in cui nessuno poteva prevedere quello che sarebbe successo ed oggi è successo davvero". Fossi in te mi chiederei: Quale analisi viene fatta? Su quali basi si fa quest'analisi? Cosa e' successo davvero?
    Ti rispondo:
    La sola "analisi" se puo chiamarsi tale, inquanto il contenuto di quegli scritti sembra essere fatto soltanto da giudizi molto approssimativi su una persona, che allora icuoteva paura, poichè mai indagata ne in Persona ne in forma di Partito, AN, e' "l'analisi" di un dicerio spicciolo da parte di un'altra persona realmente, indagata e colpevole.Conferma di ciò ne e' la sua reale latitanza.Da quale pulpito dunque proviene questa predica dovresti ulteriormente chiederti di conseguenza.
    Domanda numero due:
    Su quali basi si fonda quest' "analisi", uomo a parte che di certo non possiamo definire integerrimo nell'onesta e fiducioso nell 3° potere su cui si fonda la nostra Repubblica proprio perche latitante, dicevo si fa ruotare tutta "l'analisi" su pseudo epistole addirittura definite inedite, datate nell'anno 1998 quando AN alle elezioni del '96 fu il terzo partito italiano, dopo il Partito Democratico della Sinistra e Forza Italia, con quasi 6 milioni di voti e il 15,7% di consensi, raggiungendo cosi il suo massimo storico.A riprova di un tentativo di screditare la persona in questione guarda caso Capo di quel partito, che a differenza del suo "giudice" si e' fatta giudicare dalla vera Magistratura Italiana uscendone oltretutto a testa alta a differenza di altri.
    Ma c'e' dell'altro che voglio dirti a riguardo di questi "Inediti documenti".Tu citi la fonte che già e' tutto un programma, "w w w . q u e s t a e l a s i n i s t r a i t a l i a n a . o r g" Bene sei andato a vedere loro da dove hanno avuti questi "preziosi documenti", se anche loro si sono preoccupati di sincerarsi la veridicità di queste fonti?
    Ti risparmio la fatica loro le hanno prese da "p e r d e n t i p u n t o c o m . b l o g s p o t.com", altro bel nomignolo complimeti.

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  4. Comunque qui ti fermi nell percorso a ritroso, perche il blog "p e r d e n t i p u n t o c o m . b l o g s p o t .com" recita a tal proposito "Lettere di Craxi sul compagno Fini, lettera mai pubblicata dai giornali, anche se a loro inviata tramite fax, come molte altre". Ricapitolando queste sono le tue fonti dei semplici "blog", che chiunque puo aprire e scriverci quello che vuole che sia vero o meno purche il blog che lo riporta non sia equiparabile ad una testata giornalistica e percio non perseguibile legalmente per eventuale mendacio.
    Addirittura loro stessi quelli del blog "perdenti" senza citare la loro fonte affermano inviate tramite fax ai giornali e mai pubblicate, non ti sembra artificioso tutto ciò? Come si fa a credere ad un giochino di scatole cinesi, i vari blog di rimando che addirittua, senza citare la fonte ultima, chiosano evidenziando il fatto che i giornali non le hanno mai pubblicate.Forse perche' una testata giornalistica e' a differenza di un blog e' perseguibile penalmente e pertanto un vero giornale reputa necessario verificare fino in fondo la veridicita delle notizie?
    Ma veniamo alla ciliegina sulla torta, sai chi e' stato l'unico giornale che in realta ha pubblicato queste lettere? E già per questo ti dicevo che e' uno scoop vecchio.Visita pure questo link www.ilgiornale.it/interni/craxi_scrisse_12_anni_fa_fini_e_compagno/25-04-2010 Ora leggi la data dell'articolo 25/04/2010 e quando fu cacciato Fini dal Pdl te lo ricordi? proprio il 22/04/2010.
    Allora cos'e' questa pura coincidenza o risponde a quella gioiosa macchina del fango tanto cara a qualcuno?
    Per questo ti ripropongo la terza domanda, cosa e' successo davvero? Ora dammela tu la risposta caro compagno.

    P.s.Avrei voluto risponderti anche sul discorso Pdl di Cori ma prima digerisci questo che poi ne riparliamo del PDL a Cori che solo tu sembri vedere.
    Di nuovo ciao compagno.
    utente anonimo

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  5. #5 19 Ottobre 2011 - 15:05


    il termine compagno non ci sembra un’offesa: si vuole solo dimostrare che uno proveniente da un’area di destra radicale, parla come uno di sinistra;
    essere indagato non significa non poter esprimere un giudizio politico o un’opinione. Se quello erano molti decenni che vi era dentro, se ne intendeva;in tale periodo erano in molti a volerlo vedere o in galera o morto, ma oggi gli stessi l’hanno rivalutato e tripudiato;
    le lettere sono del 1998, cioè in un periodo di massimo consenso per An, ma si dimentica che l’anno seguente, in occasione delle Elezioni Europee, il partito, che si apparentò con l’elefante di Segni, raggiunse il minimo storico;
    se c’è qualche cosa interessante per il blog lo inseriamo, come abbiamo fatto (citando la provenienza ovviamente), poi però non stiamo a vedere da dove altro proviene o se la cosa è nuova o vecchia. Quasi tutti i blog amatoriali si comportano in questo modo; da qualche fonte attendibile dovevano indubbiamente giungere, perché non avrebbero potuto inventarsi di sana pianta lettere come quelle. Appunto se provengono da un quotidiano come il Giornale saranno sicuramente autentiche. Le denunce possono prenderle sia i quotidiani registrati, sia blog come questi: basta andare dalla polizia postale e rintracciare la provenienza in caso di anonimato;
    la presunta macchina del fango se è di Repubblica & Co. è nella norma, se invece i quotidiani vicini al Capo del Governo tirano fuori fatti autentici è uno scandalo e si inventano termini tipo “Metodo Boffo”, ecc.
    allora non è vero che Fini e la sua area tendono verso sinistra? Nei ballottaggi per i sindaci di Milano e Napoli hanno votato gente come Pisapia e De Magistris. Che si è presentato a fare con Berlusconi nel 2008, se poi dopo le elezioni ha tramato contro, parlando contro il programma presentato? Tanti ex An si sentono realizzati nel Pdl, Gasparri e La Russa ad esempio, si può dire che il partito è nelle loro mani. Non si citino le leggi ad personam, perché quelli che oggi fanno parte del Fli e dell’Udc furono i primi a votarle nella legislatura 2001 – 2006 ed anche questa contestatissima legge elettorale;
    non ci interessano e non ci occupiamo di tutte le sciapate sulla politica locale: se si è toccato o se si toccherà quel tasto ci siamo occupati e ci occuperemo di cose serie.
    Anluc

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  6. #6 19 Ottobre 2011 - 17:11

    Usi addirittura il noi, uau sono sbalordito....
    il termine compagno non ci sembra un’offesa......Quindi secondo te anzi Voi pardon, essere di destra o di sinistra non sta nel comportamento, nell'applicare i valori in cui si crede, soprattutto nella vita, sta nel come si parla ora capisco perche segui B. per come parla non per la coerenza che mette in quello che fa, mi sembrava strano
    essere indagato non significa non poter esprimere un giudizio politico o un’opinione. Se quello erano molti decenni che vi era dentro, se ne intendeva;in tale periodo erano in molti a.........essere indagato ma lo sai che Craxi è stato condannato o no? Secondo te perche' e' scappato?.E' prassi quando si annega attaccarsi a qualsiasi cosa, anche tirando giu altre persone, proprio quello che ha cercato di fare lui.
    le lettere sono del 1998, cioè in un periodo di massimo consenso per An, ma si dimentica che l’anno seguente, in occasione delle Elezioni Europee, il partito, che si apparentò con l’elefante di Segni, raggiunse il minimo storico;.......e cosa cambia? hai almeno il senso di quello che ho scritto? Se l'anno dopo avra perso consensi era sempre il partito piu importante all'epoca di quegli "scritti".
    se c’è qualche cosa interessante per il blog lo inseriamo, come abbiamo fatto (citando la provenienza ovviamente), poi però non stiamo a vedere da dove altro proviene o se la cosa è nuova o vecchia. Quasi tutti i blog amatoriali si comportano in questo modo; da qualche fonte attendibile dovevano........Ecco bravo non curarti della provenienza preoccupati solo di parlare della tua opera di amanuense, infondo portare il cervello all'ammasso è semplice, lo fanno secondo te tutti i blog amatoriali.
    Appunto se provengono da un quotidiano come il Giornale saranno sicuramente autentiche.......Certo anche tu consideri il Giornale il vangelo peccato solo che 1° e' un giornale retto e finanziato da B. 2° e' stato l'unico e guarda caso 2 giorni dopo la cacciata di Fini 3° e' stato autore della famosa inchiesta di montecarlo della bmw e della cucina a proposito del metodo boffo 4°Difronte ad un simile scoop e' stato l' unico proprio a riprova dell' attendibilità di quei scritti.5°digita su google querela al giornale e vedi quante ne escono
    Le denunce possono prenderle sia i quotidiani registrati, sia blog come questi: basta andare dalla polizia postale e rintracciare la provenienza in caso di anonimato;.................Assolutamente non e' cosi mentre gli articoli di giornale rappresentano informazione e pertanto stampa sono soggetti a regole ben precise vedi ordine dei giornalisti, i blog amatoriali non lo sono. Hai mai letto dall'alto della tua saccenza questa frase "Questo sito non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità.Pertanto, non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 7.03.2001." Leggitela guarda la legge a cui essa fa riferimento e poi leggiti di quella legge il paragrafo Art. 11 - (Responsabilità civile), mamma mia quanta presunzione

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  7. la presunta macchina del fango se è di Repubblica & Co. è nella norma, se invece i quotidiani vicini al Capo del Governo tirano fuori fatti autentici è uno scandalo e si inventano termini tipo “Metodo Boffo”, ecc......Confondi le intercettazioni di fatti realmente accaduti proprio perche registrati, con presunte lettere confidenziali tanto da essere "inedite". Svegliaaaaaaaaa
    allora non è vero che Fini e la sua area tendono verso sinistra? Nei ballottaggi per i sindaci di Milano e Napoli hanno votato gente come Pisapia e De Magistris. Che si è presentato a fare con Berlusconi nel 2008, se poi dopo le elezioni ha tramato contro, parlando contro il programma presentato? Tanti ex An si sentono realizzati nel Pdl, Gasparri e La Russa ad esempio, si può dire che il partito è nelle loro mani. Non si citino le leggi ad personam, perché quelli che oggi fanno parte del Fli e dell’Udc furono i primi a votarle nella legislatura 2001 – 2006 ed anche questa contestatissima legge elettorale;....................Mi sembra che in quei comuni abbiano corso con liste proprie o sbaglio? Secondo te perche lo hanno fatto? Come fai a dire che nei ballottaggi hanno votato se mai saranno stati gli elettori a votare una volta che il loro candidato non era piu presente apunto al ballottaggio.Anche qui pecchi di presunzione si sentono realizzati ed il partito e' nelle loro mani ma di quale partito parli se AN non c'e' piu parli forse del PDL che secondo te e' nelle mani di Gasparri La russa ecc ma non farmi ridere ti prego.Comunque informati un po meglio sembra che Fini voglia a differenza di quelli da te citati e dal loro Capo cambiare questa legge.
    non ci interessano e non ci occupiamo di tutte le sciapate sulla politica locale: se si è toccato o se si toccherà quel tasto ci siamo occupati e ci occuperemo di cose serie..........Ecco bravo la politica locale per te e' solo una sciapata non e' il luogo dove vivi il luogo che deve crescere, e' solo il luogo dove dare sfogo alla tua gran bellissima penna, poi se il Paese puo essere migliorato chi se ne frega tanto Cori mangia grazie a Roma. Comunque visto che per te non e' offensivo da oggi ti salutero il Compagno Lu......... tanto e' da come parla che uno e' di sinistra ciao Compagno
    utente anonimo

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  8. #7 19 Ottobre 2011 - 23:09

    Ci siamo stancati con questi battibecchi, la tentazione di non rispondere è forte, ma il desiderio di replicare ad alcuni fraintendimenti ed ad alcune distorsioni prevale.
    • Quale presunzione? Avete chiesto voi insistentemente di rispondere, noi non volevamo, e queste sono solo delle semplici repliche.
    • Mi sembra che qualcuno dei vecchi blog di Cori prese delle denunce per dei commenti e uno dei gestori dovette recarsi dalla polizia postale per fornire i codici. Non solo Il Giornale, quasi tutti i quotidiani hanno le denunce, si può dire che è la prassi, perfino a livello locale, i periodici coresi le hanno prese più volte.
    • Per i ballottaggi a Milano e Napoli abbiamo sentito i commenti di stampa specializzata e perfino le testimonianze di alcuni militanti del Fli, dopo che la loro lista aveva perso al primo turno.
    • Per sciapate sulla politica locale si intendono tutte le stupidaggini che riportano qui sopra, “chi sono i rappresentanti, ecc.” Quei suddetti rappresentanti li conosceranno meglio di noi, perché chiederci sempre chi siano?
    • Infine potete chiamarci come volete a noi non ce ne frega nulla.


    Anluc

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  9. #8 19 Ottobre 2011 - 23:23

    A simili parole ti rispondo ancora CIAO COMPAGNO anzi COMPAGNI visto che sei piu di uno.

    P.s. chi leggera sapra farsi le sue idee non temere COMPAGNO
    utente anonimo

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  10. #9 20 Ottobre 2011 - 18:44

    ???????????
    utente anonim

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  11. #10 25 Ottobre 2011 - 11:37

    Dedicato al compagno Lu...o forse compagni Lu Berlusconi perseguitato dalla giustizia, travisato dalla stampa comunista, incompreso leader di una rivoluzione liberale. E per colpa di chi? Ma di Alfredo è ovvio! “Mi son distratto un attimo, canta Vasco Rossi, colpa d’Alfredo che con i suoi discorsi seri e inopportuni” mi ha convinto a parlare con Lavitola, chiosa il premier.
    Alfredo, per la cronaca, è il maggiordomo di Berlusconi e, come nei migliori gialli un po’ retrò, anche negli intrighi che riguardano Silvio è il colpevole. Chi ha complottato? Il maggiordomo. Chi ha premuto il grilletto dell’omicidio mediatico e giudiziario contro il presidente del Consiglio? Il maggiordomo è ovvio.
    Eh sì, povero Alfredo. Da maggiordomo a colpevole. Ha passato una telefonata. Colpa sua, quindi, se il Paese va allo sfascio perché ilpremier è caduto in tentazione e fa il suo lavoro istituzionale part-time. Colpa d’Alfredo se Berlusconi è ricattabile. Colpa d’Alfredo se il presidente del Consiglio affoga nei guai giudiziari. E guai a pensare che scappi dai processi. Oggi ha detto che ha sempre dimostrato la sua innocenza. Peccato che abbia omesso che dal ’94 si fa leggi ad personam per stare lontano dalle aule giudiziarie. Anche questa sarà colpa d’Alfredo, l’unico vero maggiordomo non ancora al governo con B.?
    E’ lo stesso Berlusconi a confidare a Vespa, nel suo nuovo libro in uscita a fine mese (guarda caso per Mondadori), che spesso il direttore de L’Avanti telefonava a lui, sempre Alfredo, il quale una sera, impietosito dall’insistenza di Lavitola, ha convinto il ‘dottore Berlusconi a rispondere alla chiamata’. Da un cellulare panamense? Ma che! Il premier era convinto di parlare al cellulare, indovinate di chi? Ma di Alfredo è ovvio.

    P.s. A proposito di provenienza delle notizie, ma B. sarà una fonte attendibile compagno Lu?
    utente anonimo

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  12. #11 03 Novembre 2011 - 15:30

    Caro Babbo Natale siamo un gruppetto di bambibi cattivi che non crediamo alla tua esistenza però siamo bravi....ops non era proprio questa la lettera

    Signor presidente del Consiglio, alla vigilia di decisioni cruciali per l'Europa e per l'Italia, rivolgiamo a Lei un ultimo, accorato e amichevole appello perché gli impegni che Lei ha assunto nel Suo ruolo di titolare della responsabilità di governo a nome dell'Italia siano immediatamente realizzati. Come ha richiamato il capo dello Stato nella sua nota di martedì, anche noi siamo convinti del fatto che l'Italia può contare su un ampio arco di forze sociali e politiche consapevoli della necessità di una nuova prospettiva di larga condivisione delle scelte che l'Europa, l'opinione internazionale e gli operatori economici e finanziari si attendono con urgenza. Siamo convinti, come Lei, che la legittimazione della guida del governo - ma non dell'esecutivo nel suo insieme - nasca dalle urne, attraverso la libera espressione del voto popolare, secondo le regole stabilite anche dalla legge elettorale. Tutti noi siamo stati con Lei sin dalla Sua discesa in campo, una scelta difficile che ha consentito quasi vent'anni fa di evitare che l'Italia potesse andare incontro a un destino illiberale. Della Sua opera l'Italia intera non può che esserLe grata. Tutti noi abbiamo sempre sostenuto con entusiasmo e convinzione la Sua azione politica, nella certezza che il Suo progetto di modernizzazione del Paese fosse, prima ancora che condivisibile, necessario per portare l'Italia fuori dal baratro del crescente debito pubblico a cui il sistema dei partiti della cosiddetta Prima Repubblica ha condotto l'Italia e che oggi rappresenta il primo dei problemi. Lei, come ciascuno di noi nel nostro quotidiano lavoro di deputati, è consapevole del fatto che la base di consenso parlamentare dell'attuale esecutivo è del tutto inadeguata a realizzare la difficile agenda di impegni sottoscritti di fronte alle istituzioni sovranazionali europee, al Parlamento e al popolo italiani. Lei, come ciascuno di noi, è consapevole del fatto che l'attuale esecutivo è inadeguato al difficile compito, anche a ragione delle insanabili divisioni strategiche che lo attraversano. Per questi motivi Le chiediamo di assumere una iniziativa adeguata alla situazione. Sia promotore di una nuova fase politica e di un nuovo governo che abbia il compito, da qui alla fine della legislatura, di realizzare l'agenda degli impegni sottoscritta con i partner europei e con essa le indicazioni venute all'Italia dalla Banca centrale europea da Lei opportunamente interpellata la scorsa estate. Siamo convinti che, così facendo, potrà rispettare il mandato elettorale, gli impegni assunti con l'Europa e portare l'Italia fuori dalla crisi del debito. Come in altri momenti decisivi della Sua storia politica, Lei ha l'occasione di agire da uomo di Stato quale noi siamo convinti che Lei sia. Agisca subito, nelle prossime ore. Unisca il Paese in un impegno straordinario all'altezza dei problemi. In quel caso, e solo in quel caso, noi la sosterremo con la determinazione e l'abnegazione di sempre.
    Roberto Antonione
    Isabella Bertolini
    Giustina Destro
    Fabio Gava
    Giancarlo Pittelli
    Giorgio Stracquadanio

    Che dici Compagno Lu questa e' vera di lettera?
    utente anonimo

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  13. #12 06 Novembre 2011 - 10:29

    Caro Compagno lu, guarda questi "sinistrorsi" del Financial Times. Ma io non lo so come osano mettere in dubbio le parole di zio Silvio
    "Cannes, 5 nov. (TMNews) - L'Italia "è un paese benestante", i "consumi non sono diminuiti, i ristoranti sono pieni, sugli aerei a fatica si trovano posti" e anche le mete delle vacanze "sono piene". Lo ha sostenuto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa organizzata al termine del G20 di Cannes. "Se andate in Italia non vi accorgerete che il Paese sente qualcosa che possa assomigliare a una grande crisi", ha detto. Questo perché "siamo un'economia forte, la terza d'Europa e la settima del mondo, la vita in Italia è quella di un paese benestante".
    in prima il titolo «Berlusconi minimizza la crisi del debito» Berlusconi, il Financial Times preme:
    «Vattene in nome di Dio e dell'Italia» Il principale quotidiano economico Regno Unito dedica l'ditoriale al premier italiano e anche la prima pagina
    in prima il titolo «Berlusconi minimizza la crisi del debito»

    Berlusconi, il Financial Times preme:
    «Vattene in nome di Dio e dell'Italia»

    Il principale quotidiano economico Regno Unito dedica l'ditoriale al premier italiano e anche la prima pagina


    MILANO - «In the name of God and Italy, go!». In nome di Dio e dell'Italia, vattene. Il destinatario della accorata supplica è il premier Silvio Berlusconi. Autore della richiesta il Financial Times, che dedica al Cavaliere un editoriale pubblicato all'indomani del vertice del G20 di Cannes, in cui l'Italia ha chiesto il monitoraggio del Fondo monetario internazionale (Fmi) sull'applicazione delle riforme raccomandate dall'Unione europea. «BERLUSCONI MINIMIZZA...» - Alla crisi dell'Italia, il principale quotidiano economico e finanziario del Regno Unito dedica anche la prima pagina, titolando «Berlusconi minimizza la crisi del debito» e pubblicando una fotografia che ritrae Berlusconi che parla in conferenza stampa, con accanto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che ha la testa bassa e le mani a sistemare le asticelle degli occhiali. «Che il Fmi monitori i progressi di Roma può solo essere positivo - scrive il Ft nell'editoriale - tuttavia tutto questo rischia di essere minato dalla permanenza del suo attuale premier». Quindi, conclude il giornale della City, «dopo due decenni di spettacolo inconcludente, le uniche parole da rivolgere a Berlusconi rimandano a quelle usate da Oliver Cromwell nella storica intimazione al Parlamento inglese. «In the name of God, go!».

    utente anonimo

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  14. #13 06 Novembre 2011 - 10:37

    Arrivo, Arrivo! Capiti a proposito: è in dirittura d'arrivo il post 110!
    Anluc

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  15. #14 06 Novembre 2011 - 11:32

    Va bene allora ti aspetto Compagno Lu.......però ogni tanto per favore parla pure di Cori, sai ci avviciniamo sempre piu a qual cosa chiamata Elezioni
    utente anonimo

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