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giovedì 3 maggio 2012

141) PRONOSTICI DA TOTOCALCIO


 

PER LE ELEZIONI COMUNALI 2012 GIOCHIAMO AL TOTOCALCIO



Ho ascoltato i molti comizi che si sono tenuti per le elezioni comunali coresi 2012. Questa sarà la quinta volta in cui parteciperò aI voto comunale come elettore. Quanti anni sono trascorsi dalla prima volta: sembra ieri l’aprile 1995, in cui avevo compiuto diciotto anni da pochi giorni e votai, in occasione delle elezioni comunali, provinciali e regionali. Le mie idee sono note a tutti; per le comunali in passato ho votato: Ilardi (Milita) prima e Bianchi (Silvi) poi. Stavolta la competizione non mi ha attratto ed entusiasmato come nelle precedenti occasioni; sinceramente non so come potrà finire, non possiedo le sfere, non faccio pronostici, anche perché potrei rivelarmi un pessimo profeta. Immaginiamo di giocare al Totocalcio e la sinistra gioca in casa, sia perché nel nostro paese è presente una sua discreta tradizione e sia perché quel poco di lista civica proviene da destra, per cui la stessa si presenta divisa, tre potranno essere gli scenari possibili:

1)     la sinistra vincerà nettamente: significherà che negli ultimi cinque anni ha fatto cose  reputate ottime dagli elettori e non ci sarà nulla da dire;
X)        la sinistra vincerà di misura: non ha lavorato bene e a destra ci sarà rimpianto per non aver sfruttato questa occasione, magari cercando un candidato alternativo, propriamente politico, che avrebbe potuto ricucire quel poco di strappo che si è venuto a creare;
2)     la candidata sostenuta dall’alleanza di centrodestra vincerà: i coresi avranno giudicato la sinistra assai negativa, mentre la candidatura di un sindaco vicino al Presidente della Regione sarà visto come un capolavoro strategico ai fini del miglioramento della qualità della vita nel nostro paese e sarà un’ennesima vittoria di chi ha proposto per primo questo nome.

Il segno 2, ovvero il colpaccio, non so se ci sarà, quindi mi gioco la tripla. Tutto dipenderà dal popolo e dallo spirito di comunicazione e di iniziativa di ciascun candidato, battendo porta a porta il comune, tentando di convincere i singoli cittadini a dare il voto a questo o a quello. È assai importante il contatto faccia a faccia, perché nei comizi si ascolta sempre la solita retorica, la solita minestra riscaldata, in cui uno parla male dell’altro.

A sinistra si hanno continuato l’azione avviata dai predecessori per la riqualificazione dei centri storici, fuori da esso non si è visto nulla, a parte qualche intervento urgente per causa del dissesto idrogeologico ( e Via Impero?). I marciapiedi non sono stati creati: certo Piazza Signina e Via del Soccorso avrebbero tutt’altro aspetto adornate di percorsi pedonali, anziché avere i parcheggi selvaggi e improvvisati, come hanno adesso, poi se aggiungiamo i “baracconi” che si costruiscono i pubblici locali, il tutto è proprio un fiore all’occhiello (tempo addietro bastava tirare una piccola tenda nel periodo in cui faceva caldo e si mettevano i tavolini all’aperto). Quelli imboscati negli alberi non si notano, gli altri in mezzo alle strade non sono belli a vedersi esteticamente. Finalmente stanno allargando la Strada del Casalotto, sono anni che se ne parla; un’altra idea potrebbe essere l’allargamento della stradina che da Via San Nicola conduce a San Francesco: potrà essere un veloce e comodo collegamento Monte – Valle, nel frattempo che il desiderio si adempia sarebbe appropriato eliminare il doppio senso di marcia. Nelle aree infestate dalle sterpaglie, vicino al museo e nel cinema Olimpo, potrebbero essere realizzati dei parcheggi. Per i casermoni di Piazza della Croce, gli eterni incompiuti, sarebbe ora che si decidesse che cosa fare (sono più di venti anni che sono in quelle condizioni): o demolirli, o portarli a compimento; perché non giovano all'immagine di Cori a coloro che si trovano a transitare di passaggio nei loro pressi.

Le opportunità di lavoro divengono, come sempre, il principale cavallo di battaglia di tutti i candidati: chi promette e chi si vanta del lavoro che è stato creato. Non solo a Cori, in tutte le parti, per lavorare bisogna rientrare nelle grazie di coloro che detengono le redini di un ente pubblico o di una società privata, mai una volta che si premiasse il merito. Il supermercato Conad ha creato qualche posto di lavoro, allo stesso tempo ha tolto il lavoro ai piccoli commercianti. Sarebbe stato più opportuno farlo aprire in area periferica, lasciando le piccole botteghe alimentari e le altre artigiane, come elemento tipico dei centri antichi e attrazioni dal punto di vista turistico.

La cultura è patrimonio di tutti, non esclusiva prerogativa di una parte, gli uomini acculturati hanno varie idee politiche. È venuto Scalfari a Cori, dal punto di vista politico nettamente schierato; se invece fossero venuti Ferrara o Feltri nel nostro paese che si sarebbe detto?




Come ho detto in un’altra occasione se non si prenderanno provvedimenti drastici a livello nazionale, ben poco si potrà fare per arginare il fenomeno della crescente delinquenza proveniente dall’Est Europa; quel poco che si potrebbe attuare, di competenza dei sindaci (controllo sulla regolarità degli affitti e sui mezzi per il sostentamento) potrebbe non bastare, considerato i molti delinquenti dislocati fuori del nostro comune, ma occorrerà badare anche a questo minimo. Non sono belle mentalità: quelle secondo le quali dobbiamo rassegnarci ad essere sommersi, discriminati, massacrati e guai a reagire. Se un delinquente straniero uccide un nostro connazionale dopo qualche anno sarà fuori, se un italiano, in particolar modo un tabaccaio o un gioielliere, uccide per legittima difesa passerà molti anni in gattabuia; solo se uccide un altro italiano l’attenuante difensiva gli verrà riconosciuta. Diveniamo rigidi e fiscali prima che il razzismo e la xenofobia dilaghino.

Il succo finale del discorso è un appello rivolto a tutti i candidati di rimanere con i piedi per terra, di guardare la realtà, regalando meno sogni e di non  elogiare fatti o cose che sono stati realizzati, quando in verità sono condizionati e non tutto va come si vorrebbe far credere. Buona fortuna e 1, X, 2!

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