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venerdì 30 ottobre 2015

288) GUAI A REAGIRE ALLA DELINQUENZA

LO STATO SE NE INFISCHIA DELLA GENTE PERBENE CHE PAGA LE TASSE, CHE SUBISCE VIOLENZA E VIENE RAPINATA E SE REAGISCE PAGA DI PIÙ DEI CRIMINALI.



Siamo proprio ridotti male se un bravo cristiano che si trova nella sua dimora reagisce ai soprusi, quando subisce delle violenze e viene rapinato, dovrà passare dei guai seri con la giustizia. Probabilmente lo condanneranno ad una pena superiore ai ladri e agli altri delinquenti in genere. Mentre chi viola il domicilio altrui, malmena e delle volte uccide per rubare, se verrà scoperto verrà condannato ad una pena non troppo severa e tra buona condotta, condizionale, richiesta di arresti domiciliari, la condanna sarà resa ulteriormente morbida. Mica possiamo essere cattivi, razzisti: bisogna comprendere e dare un’altra possibilità (spesso di commettere di nuovo gli stessi crimini!). I criminali di tutto il globo hanno capito che l’Italia è il paese dei balocchi: tutti cercano di raggiungerla per svolgere indisturbati il proprio “mestiere”. Mentre le carceri dei loro luoghi di origini sono carceri nel vero senso della parola, ne hanno il terrore, per cui se ne guardano bene dal delinquere a casa loro: potrebbero anche essere mandati ai lavori forzati. Per logica conseguenza i delinquenti stranieri si opporranno con tutte le loro forze, aiutati dai soliti buonisti, ad un’eventuale estradizione nelle carceri dei loro suoli natii. Anche per le organizzazioni criminali nostrane l’impunità regna sovrana: spesso se la cavano con i soliti cavilli legali, oppure i capimafia continuano a comandare indisturbati dalle carceri.


La nostra nazione non è posto per gente perbene, che con i sacrifici di una vita riesce a comprarsi una casa, a sistemarsela, paga le tasse a uno stato, che per questo dovrebbe tutelarla e non condannarla perché reagisce se l’incolumità sua e delle persone ad ella care viene messa in pericolo. Leggo la notizia di un Marocchino introdottosi illegalmente in Italia, carcerato perché sospettato di essere un attentatore dei recenti attentati sanguinari in Tunisia. È sospettato di essere un pericoloso terrorista, è un immigrato illegale, allora i compagni possono spiegateci che diamine ci fa in Italia???  Ed ha pure l’avvocato che ricorrerà contro il decreto di espulsione. Cos'è quest’esterofilia esasperata, la noncuranza della criminalità in aumento e il menefreghismo nei confronti dei propri connazionali? Se ci saranno condanne più severe e soprattutto la certezza della pena, se gli stranieri sapranno che sconteranno le loro condanne nei loro paesi e se i cittadini per non soccombere saranno autorizzati a difendersi, con armi e con cani feroci, un bandito, italiano o straniero che sia, ci penserà per bene prima di introdursi nelle proprietà private altrui. I perbenisti non si rendono conto di cosa significhi subire della violenza in casa propria o in generale e non possono capire; neanche i politici e i magistrati: spesso hanno le guardie del corpo e le loro dimore super protette. La legittima difesa persino nella dottrina cattolica è ammessa: l’importante è che uno si difenda esclusivamente per salvare la propria pelle e non agisca con sentimenti di odio, di rancore e di vendetta.

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