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domenica 13 dicembre 2015

294) INCHIESTA FOTOGRAFICA 4

IN QUESTI GIORNI SONO SORTE DELLE POLEMICHE RELATIVE ALL’APERTURA DI NUOVE CAVE DI PIETRA. LE CONTESTAZIONI SONO IN PARTE LEGITTIME, IN PARTE NO. NON BISOGNA DIMENTICARE CHE LA CAVE SONO SEMPRE ESISTITE E QUELLE ABBANDONATE, DA ANNI DETURPANO IL NOSTRO PAESAGGIO MONTANO.



Mi permetto di intromettermi nel dibattito che da giorni imperversa sulla carta stampata provinciale, che riguarda le polemiche e le contestazioni per l’apertura di due nuove cave per estrarre il cemento: una dovrebbe sorgere nel territorio comunale di Rocca Massima e un’altra in quello di Cori. Condivido la contrarietà dell’amministrazione comunale corese all’apertura di una nuova cava nella vicinanza di un’altra, immensa e in piena attività. Però dalle notizie diffuse attraverso la carta stampata e attraverso dei manifestini, pare che il nostro comune abbia a suo tempo dato l’autorizzazione all'avviamento della nuova attività estrattiva: allora perché prima dire di si? Per l’altra cava, che dovrebbe sorgere nel territorio comunale della Rocca, penso che il Comune di Cori non abbia i titoli per esprimersi: ogni singolo comune valuta le proposte e sceglie al meglio, valutando le opportunità di nuovo lavoro per i suoi cittadini, le entrate per lo stesso e prestando attenzione all'ambiente. Entrambe le probabili nuove attività di estrazione sono riconducibili alla stessa proprietà, mi chiedo: perché scegliere di aprire due imprese che deturpano il paesaggio, l’una a pochi chilometri dall'altra, e non optare per altri luoghi, anche di altri comuni, meno in vista e spogli di vegetazione? Le cave sono sempre esistite, servono per un’edilizia in continua espansione e danno lavoro, bisognerebbe soltanto scegliere dei siti dove l’impatto sull'ambiente è minimo. 





A Cori le cave abbandonate e chiuse da molti anni, a ridosso del centro abitato, deturpano in modo considerevole il paesaggio, ma oramai non ci facciamo più molto caso e a nessun amministratore comunale è mai venuto in mente di rinverdirle. Delle altre mini cave si notano nella Via San Nicola e nella via parallela sottostante di Cori Valle: sono gli sbancamenti per la creazione delle strade e per la sostruzione delle ville, delle villette e delle altre abitazioni di quelle zone, che danno una pessima immagine di un territorio montano ed agricolo.


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