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venerdì 9 giugno 2017

355) LATINA CALCIO FINE DI UN SOGNO



LA SOCIETÀ DEL LATINA CALCIO DOPO QUATTRO ANNI DI SERIE B È RETROCESSA, È FALLITA E RIPARTIRÀ DAI DILETTANTI.


Per quattro anni il nostro territorio ha avuto molta notorietà attraverso il Latina Calcio, il quale ha militato nel Campionato Nazionale di Serie B: la seconda serie nazionale dello sport più popolare. Ogni qualvolta che facevo la Strada Pontina da Roma, con un pizzico d’orgoglio, pensavo alle squadre avversarie del Latina, e anche ai loro tifosi, che la percorrevano, dopo essere atterrate a Fiumicino, sempre che non avessero fatto l’intero percorso in torpedone, andando alla scoperta di quell’angolo d’Italia, il nostro. I moltissimi appassionati di pallone di tutta Italia si tengono continuamente aggiornati sulle ultime novità delle serie calcistiche maggiori, che per quattro anni hanno riguardato anche il Latina. Dopo essersi informati sul calcio, gli stessi prendevano informazioni sulla città di Latina e sul territorio limitrofo: oggi è molto facile farlo con i moderni mezzi informatici. La suddetta società calcistica ebbe il maggior apice, quando sfiorò la promozione in Serie A, nel primo anno di Serie B, dopodiché ha vissuto stagioni mediocri, conquistando delle sudate salvezze e arrivando al penultimo posto quest’anno, tanto da retrocedere. Nel corso dell’ultima stagione c’è stato il cambio di proprietà: i nuovi acquirenti pensavano di fare un buon affare, tanto da lanciare dei proclami (Serie A, nuovo stadio), non immaginando di trovarsi ad avere a che fare col fallimento. Tante altre società di Serie B hanno dei debiti molto superiori a quelli che aveva il Latina Calcio, ma li dichiarano nei bilanci e riescono ad andare avanti, mentre i conti del Latina erano truccati e furono scoperti tramite l’inchiesta giudiziaria “Olimpia”. Nelle grandi società di Serie A, che hanno delle grandi multinazionali alle spalle, avvengono frequenti ricapitalizzazioni per coprire i disavanzi economici; altre invece fanno affari, comprando a poco presso giocatori sconosciuti, facendoli crescere di qualità e di valore economico, per poi rivenderli a fior di milioni: è il caso della SSLazio.


Gli ultimi proprietari della società calcistica pontina, dopo aver smantellato per questioni economiche una rosa competitiva nel mercato invernale, hanno bleffato per alcuni mesi, dichiarando a più riprese che, attraverso il fallimento pilotato, avrebbero continuato a gestire la compagine, risanandola: non è andata così e i tifosi che avevano abboccato, illudendosi, ci sono rimasti molto male. In effetti quei signori si sono fatti un po’ di conti: se la squadra fosse riuscita a mantenere la categoria, sarebbero entrati più soldi, tramite i diritti televisivi e gli sponsor, quest’ultimi sono sempre pronti a sborsare fior di quattrini per ottenere un’eccellente visibilità in un campionato d’alto livello. Nel campionato di Lega Pro (da poco tornato a chiamarsi Serie C) ci sono meno guadagni, per cui ci sarebbe voluto più tempo per risanare i debiti. La vecchia società ha chiuso i battenti dopo essere stata dichiarata fallita e se ne costituirà un’altra che ripartirà dai dal calcio dilettantistico. Per alcuni versi sarà anche un bene ripartire da zero, piuttosto che tenere attiva la vecchia società e portarsi dietro i vecchi problemi. Quella del Latina Calcio è sempre stata una piccola realtà che, tra frequenti fallimenti, ha sempre militato tra la Serie D e la C2; gli ultimi anni nel grande calcio sono stati un’eccezione. La stessa cosa succede spesso a molte altre società sportive che hanno dei momenti di gloria e poi sprofondano, spariscono, vengono rifondate, ripartendo dal basso. Questi cambiamenti totali e rapidi, talvolta colgono impreparate le città che non dispongono di adeguate infrastrutture per gli eventi sportivi di alto rango: è il caso di Latina, che non avrebbe avuto un impianto sportivo adeguato se la sua squadra fosse arrivata nella massima serie calcistica; solo recentemente il suo stadio è stato ampliato, quando ormai non serviva più. Tante volte le società sportive piccole, andando oltre i loro limiti e le loro possibilità, fanno gioire e sognare i loro tifosi, per poi cadere nel baratro, così da far piombare gli appassionati nello sconforto. Allora non sarebbe meglio rimanere nell’anonimato calcistico e non compiere quei passi da gigante per elevarsi di rango? Non saprei…..

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