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sabato 31 ottobre 2020

455) VIRUS, DISASTRI ECONOMICI, RIGIDITÀ SÌ E NO

PER CONTRASTARE L’AVANZARE DEI CONTAGI DA CORANAVIRUS IL GOVERNO HA DECISO ALCUNE CHIUSURE, INCURANTE DEL DISASTRO ECONOMICO. GUAI A CHI SGARRA LE REGOLE, MA IN CAMPO D’IMMIGRAZIONE ILLEGALE REGNA IL CAOS E L’ANARCHIA ASSOLUTA.


In questi giorni in molte città d’Italia stanno sorgendo proteste, pacifiche e non, contro i nuovi provvedimenti adottati dal governo, al fine di contrastare il crescente aumento dei contagi da Coronavirus, che prevedono tra l’altro le chiusure anticipate di palestre sportive, cinema, teatri, bar e ristoranti alle ore 18:00. Questo virus per coloro che hanno le responsabilità è come il Conte Dracula: il giorno si riposa e la notte circola. Per i bar la chiusura alle 20:00 sarebbe stata oro, per i ristoranti non sarebbe cambiato nulla. Molte attività rischieranno il fallimento e monta la rabbia, soprattutto perché molte di esse si erano adeguate alle nuove disposizioni in materia di sicurezza e di distanziamento sociale. Nonostante questi provvedimenti i contagiati sono in aumento e alcuni esperti, come soluzione, propongono una nuova chiusura totale, come quella della scorsa primavera, la quale ha portato alla fame molte famiglie.

Non sono un negazionista, seguo tutte le regole in atto, evito posti affollati come i mezzi pubblici, perfino in famiglia mantengo le distanze, riconoscendo così che il pericolo virus è un po’ più serio rispetto alle normali influenze e polmoniti, che come col Covid provocano alcune vittime, se non addirittura lo stesso numero, tra i soggetti più a rischio e che hanno dei problemi di salute, ma sarebbe bastato proseguire coi sistemi di prevenzione e distanziamento che erano già in atto, invece di rischiare di portare l’economia al collasso. Quei locali colpiti dai provvedimenti sono spesso molto ampi e si si fossero rispettate le regole raramente ci si sarebbe infettati, questo virus si prende soprattutto nei mezzi di trasporto pubblici, dove tutti sono ammassati. Per gli asintomatici il problema non sussiste, avrebbero però potuto adottare dei provvedimenti di protezione per le categorie più a rischio, consigliando loro d’isolarsi e agli altri di evitare con essi contatti troppo ravvicinati.

Gli ospedali e le altre strutture sanitarie sono al collasso e chi deve curarsi per altri problemi viene in alcuni casi snobbato, o non va più a fare visite di prevenzione per timore del Covid, ricevendo un colpo di grazia spesso fatale. Le strutture sanitarie che erano ritenute inutili, con tanto di polemiche politiche (in particolare vedasi Lombardia), divengono in questi tempi delle vere e proprie manne dal cielo. La scorsa estate tutti si lamentavano che c’erano troppi movimenti e le regole di prevenzione non venivano rispettate: ma chi erano coloro che invogliavano con i bonus ad andare in vacanza o a muoversi in monopattino? L’Europa eroga sostanziosi prestiti per evitare il disastro totale finanziario: che sia questa la chiave di tutto? Far indebitare gli stati più a rischio, facendoli entrare in un vortice da cui non ne usciranno più, per assoggettarli. Chi si ribella alle decisioni del governo, anche pacificamente, senza violenza, è perseguito duramente: multe salate, denunce, precessi, eccetera. Negli ultimi sette mesi ci sono stati minuziosi controlli sui cittadini per individuare assembramenti, perfino con i droni e con gli elicotteri. Controllori precisi, inquadrati, minuziosi, se sgarri e se non paghi qualche tassa son dolori, ma non si contrastano con lo stesso scrupolo e la stessa diligenza le altre gravi problematiche. Immigrati irregolari possono giungere senza documenti e senza permessi e sono liberi di girare e fare ciò che vogliono (con i nuovi decreti diverrà ancora più facile), anche uccidere nelle chiese, e nessuno può dire nulla.

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