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sabato 9 gennaio 2010

36) SSLAZIO 1900: 110 ANNI INSIEME!



Oggi 9 gennaio 2010 ricorre il 110° anniversario della fondazione della Società Sportiva Lazio 1900: la società fu infatti fondata il 9 gennaio 1900 a Piazza della Libertà nel rione Prati di Roma da Luigi Bigiarelli (bersagliere e maratoneta), da suo fratello e da alcuni loro amici che divennero soci. Luigi Bigiarelli aveva partecipato col grado di sergente alla prima guerra italo – etiopica riuscendo a sopravvivere, successivamente da podista rimase suggestionato dai racconti di chi aveva partecipato alle prime olimpiadi dell’era moderna ad Atene nel 1896: proprio dalla bandiera greca trovò l’ispirazione per i colori della Lazio, il bianco e il celeste. Il motivo per cui fu fondata la nuova polisportiva era che Bigiarelli e i loro amici avevano bisogno di essere tesserati con una società per partecipare a maratone e ad altre gare sportive. Siccome altre società sportive ginniche portavano già il nome Roma fu deciso di chiamare la nuova società Lazio: si arrivò a quel nome pensando a qualcosa di più grande che contenesse Roma, il Lazio appunto, popolato dai popoli latini che fecero nascere l’antica città; per simbolo venne scelta l’antico emblema di Roma e della sua potenza di dominio sul mondo antico: l’aquila. L’anno seguente, dopo aver ottenuto molti successi nelle varie discipline sportive, la polisportiva creò la prima squadra di calcio della Lazio: Guido Baccani ne fu il primo allenatore e Sante Archeani la prima bandiera.


Il gruppo storico dei pionieri della Lazio nella prima squadra di calcio: in abiti da bersagliere Luigi Bigiarelli


La squadra di calcio giocò a carattere episodico e locale i primi anni, nel 1912 – 13 riuscì finalmente ad emergere e dopo aver vinto i gironi laziali e del sud andò a Genova a giocarsi lo scudetto con la Pro Vercelli, dove fu battuta sonoramente. L’anno dopo conquistò un’altra finale scudetto e perse di nuovo contro il Casale, l’ultima finale scudetto fu persa contro il Genoa nel 1923. Nel 1926 il regime fascista decise di far unire le squadre calcistiche della stessa città a fini propagandistici per ottenere consensi tra le masse popolari: nacquero la Fiorentina, il Napoli e La Roma, quest’ultima nata dalla fusione dall’Alba Roma, dalla Fortitudo Roma, dalla Roman e dalla Pro Roma, avrebbe dovuto fondersi anche la Lazio ma il presidente Giorgio Vaccaro, gerarca fascista e esponente della Federcalcio, si oppose fermamente. Negli anni ’30 fu progettato di vincere lo scudetto ma si arrivò solo secondi nel 1937, nella squadra militava Silvio Piola il più grande cannoniere italiano di tutti i tempi. La squadra vinse la rinnovata Coppa Italia nel 1958 e da lì iniziò il periodo più traumatico per la società: problemi economici e societari portarono ad una continua altalena tra A e B che si interruppe all’inizio degli anni ’70 quando si formò un nuovo gruppo di campioni allestito dal nuovo presidente Umberto Lenzini. Chinaglia, D’Amico, Wilson, Re Cecconi e altri giocatori, sotto l’allenatore Maestrelli, riuscirono a conquistare il primo scudetto della Lazio nel 1974. Il gruppo vincente si sfaldò negli anni successivi e la Lazio retrocesse di nuovo nel 1980 per il calcio scommesse. Nel 1983 Giorgio Chinaglia dopo aver fatto fortuna in America rilevò la società nel momento della promozione in Serie A: non furono però anni felici quelli di Chinaglia presidente, non aveva abbastanza denaro per rinforzare la squadra che retrocesse di nuovo. Nel 1986 si rischiò il fallimento, il nuovo proprietario Calleri lo evitò e scongiurò anche la Serie C, ottenendo solo nove punti di penalizzazione in B. All’ultima giornata del campionato 1986 – 87, sotto la guida tecnica di Eugenio Fascetti, Giuliano Fiorini segnando la rete decisiva contro la L.R. Vicenza evitò ancora la Serie C e mandò la squadra agli spareggi contro Taranto e Campobasso a Napoli: Fabio Poli segnò la rete che salvò ancora la Lazio. La Lazio, riuscita ad evitare la Serie C1, nel 1988 fu promossa in Serie A e nel 1992 ci fu il passaggio di proprietà tra Calleri e Cragnotti. Sergio Cragnotti aveva programmi ambiziosi per la Lazio: iniziò ad acquistare senza badare a spese campioni come Gascogne, Signori, il portiere Marchegiani e altri ma l'undici, arrivato ai vertici con gli allenatori Zoff prima e Zeman dopo, non riusciva a vincere trofei.




Nel 1998 ci fu la svolta decisiva con l’entrata in borsa della SSLazio, in concomitanza con la conquista della Coppa Italia: si acquistarono giocatori come Veron, Salas, Conceicao, Almeyda, Mancini, Vieri, loro con altri giocatori come Nesta, del vivaio biancoazzurro, Negro e Favalli, allenati da Eriksson, formarono un gruppo invincibile che vinse la Coppa delle Coppe, la Supercoppa Europea, il secondo scudetto e altre competizioni minori nazionali. Nel 2003 Cragnotti dovette cedere la società ad una cordata di banche, a causa del fallimento della sua Cirio: Longo fu il nuovo presidente e Baraldi il direttore generale. In quel periodo la squadra nonostante i problemi si fece onore: conquistò un piazzamento in Coppa Campioni e vinse la Coppa Italia nel 2004 con Mancini allenatore. Nel 2004 Claudio Lotito divenne il nuovo padrone della società, si accordò col fisco per risolvere i problemi economici e si avviò all’avventura calcistica. Lotito a causa del suo irruente carattere non è molto amato dai tifosi: nel corso della sua gestione molti giocatori che potevano dare ancora molto alla causa laziale hanno preferito andarsene per non averci a che fare. Nel 2009 sono arrivati i primi due trofei della sua gestione: la Coppa Italia e La Supercoppa Italiana sotto la guida tecnica di Delio Rossi. Attualmente la Lazio, nel corso di questo campionato 2009 – 2010, naviga nei bassifondi della classifica e rischia la Serie B, principalmente a causa degli ammutinamenti di Pandev e Ledesma, ma i nuovi acquisti di gennaio fanno presagire che la squadra potrà continuare la seconda parte della stagione in tranquillità potendo ambire ad una tranquilla salvezza. Attualmente l’argentino Mauro Zarate è la nuova stella della squadra e tutti i tifosi si augurano che possa crescere e dare ancora molto alla Lazio in futuro. 
Scudetto.svgScudetto.svgCoccarda Coppa Italia.svgCoccarda Coppa Italia.svgCoccarda Coppa Italia.svgCoccarda Coppa Italia.svgCoccarda Coppa Italia.svgSupercoppaitaliana.pngSupercoppaitaliana.pngSupercoppaitaliana.pngCoppacoppe.pngSupercoppaeuropea.png


1 commento:

  1. #1 12 Gennaio 2010 - 18:42

    Auguri! Negli ultimi anni state zoppicando un pò ma almeno ci avete battuti in Supercoppa quest'anno (sono interista).
    Amavo Di Canio, uno che in un calcio ormai asservito al business, giocava ancora col cuore...
    Ciao :)

    LucaScialo

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