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domenica 14 febbraio 2010

41) PROSPETTIVE FUTURE FANTASIOSE MA REALI

Per una volta uso i blog diversamente da come li ho percepiti per molto tempo, vedendoli unicamente fatti solo per la politica e per l’attualità: notando qualcun altro di questi strumenti adoperati per le sensazioni e gli sfoghi personali, per una volta voglio impiegarli anch’io in quel modo, fantasticando e riallacciandomi ad argomenti reali, percepiti secondo la mia visione. Sarebbe bello cominciare una nuova vita altrove, ogni tanto fantastico: potrei tornare all’origine, da dove provengono i Lucarelli di queste parti, nella “madrepatria” Roccamassima, da cui discesero per popolare le vallate fino al Boschetto e Giulianello; è suggestiva questa ipotesi ma quei luoghi sono vicinissimi. Penso pure a Guidonia (una cittadina come tante da immaginare), visto che mi è capitato di conoscere di sfuggita qualcuno di quelle parti, sarebbe bello trasferirsi lì, farsi una famiglia e trovarsi un’occupazione da quelle parti,  visto che ci vuole più di un’ora di automobile per arrivarci, magari immaginando di aprire un proprio studio da geometra. La cittadina è la terza del Lazio per numero di abitanti, dopo Roma e Latina, è alle porte della capitale, l’accento romano è più forte del nostro, però sono burini pure loro.


Roma non offre grandissime disponibilità occupazionali, si dice addirittura che ne offra di più Napoli, a meno che non si tratti di lavoro specialistico o con esperienza in determinati settori, ci sono pure i posti di lavoro assegnati per concorsi pubblici, ma per 10 posti si presentano minimo 10.000 persone. Trovarsi una femmina disposta ad accettarti per quello che sei, un idealista: uno che pensa che esistano valori più importanti del successo e del denaro, per cui vivere e morire, anche se i soldi non guastano mai per mantenere le famiglie, ma non so se mi accetterà per quel che sono, proverò a parlarne anche alla sua famiglia; sento qualche amico che si lamenta di qualche ragazza e di loro in generale, soprattutto di quelle più appariscenti e che frequentano determinati ambienti, che vanno solo con quelli che hanno i soldi. Forse sarà vero, forse no, ma a chi di loro non suscita fascino ed attrazione un uomo che nella vita si è fatto una buona posizione, bello e attraente, anche se è impegnato ed ha una famiglia? A me invece mi attrae di una persona, al di la della bellezza, il vestir bene, alla moda sia nell’elegante che nello sportivo; forse anche perché io ci tengo e anche nella mia famiglia tengono che io vesta bene, magari scegliendo un capo più costoso che durerà molto di più rispetto a quelli più economici. Nelle coppie di fidanzati delle volte possono esserci litigi perché uno/a dei due si lamenta che l’altro/a non veste bene, a me è capitato di assistere a tali discussioni.


Quando uno ha una famiglia ha delle responsabilità, deve adattarsi a fare qualsiasi cosa, non può fare come quando è “ragazzo” che, anche se è precario, quando scadono i contratti è mantenuto dalla famiglia di origine nell’attesa di trovare un nuovo lavoro (chi può permetterselo ovviamente). Specialmente se uno avrà cinque o sei figli da mantenere: quando i figli sono di più saranno meno viziati, quando sono pochi, o è uno, lo saranno di più; invece di comprare la roba firmata e di marca si scambieranno gli indumenti tra fratelli e forse dovranno rinunciare al calcio, alla piscina, al karate. Da una parte deve pendere: o un figlio o due figli viziati o molti di più consapevoli delle difficoltà di concedere loro extra: quando saranno più grandi inizieranno a fare qualche piccolo lavoretto e si manterranno loro come meglio crederanno. Oggi le famiglie numerose in Italia sono molto rare tra le coppie giovani, ma ci sono: quelli che per motivi religiosi o patriottici rinunciano ai metodi contraccettivi e si adoperano per l’incremento demografico. Ho sentito un’intervista a Fiore, segretario di Forza Nuova, un movimento di estrema destra, che ha detto di avere 12 figli; un’altra volta il papa ha ricevuto le famiglie numerose provenienti da tutta Italia, le quali hanno illustrato tutti i problemi ma sono felici. Generalmente queste famiglie sono oggetto di scherno ed irrisione perché si distaccano dal pensare comune: perché devono subire questo??? Bisognerà trattarli come benemeriti perché l’Italia ha l’indice di natalità più basso del mondo! Ci sono inoltre le famiglie più sfortunate che vorrebbero avere figli ma non riescono ad averne, oppure gliene riesce a nascere solo uno dopo molti tentativi “abortiti”; ma è molto più facile avere a 35 anni il secondo o il terzo figlio che avere il primo. Purtroppo anche qui in Italia l’aborto è praticato, anche se c’è tra gli animi un conflitto di coscienza per la forte voce della Chiesa Cattolica nella nostra società, altri paesi, come gli anglosassoni, sono più “all’avanguardia” da questo punto di vista e quando si tratta di sopprimere una vita la gente non si fa troppi scrupoli. Ma dal punto di vista delle cure per guarire la sterilità sono favorevole, anche se poi, una volta guariti, nascono tutti quei gemelli tutti insieme. Bisognerà che il governo si adoperi con un’opera di sensibilizzazione, di agevolazioni e di aiuti economici per far aumentare le nascite nel nostro paese, così tanti piccoli nuovi italiani eviteranno l’estinzione della nostra stirpe e saranno sostegno dei loro genitori anziani quando saranno grandi: quando i figli sono di più si riuscirà a trovare qualcuno disponibile, o più di qualcuno facendo a turno, che si occupi dei loro genitori da vecchi, quando sono meno o non ce ne sono si dovrà ricorrere alle cosiddette badanti.


Il mio intento è avere più dei classici uno o due figli, ma molto probabilmente le cause di forza maggiore mi costringeranno a ridimensionare la cosa o addirittura ad annullarla (spero di no), non si sa mai quello che il destino ci riserverà; ma non tutti i mali verranno per nuocere: se non avrò figli avrò meno ansie e preoccupazioni, soprattutto quando essi si faranno grandi e spensierato potrò pensare di più al mio io. Il tipo di educazione che propongo per i figli è una dura educazione che li farà divenire tosti e massici, tipo la rigida educazione militare, così quando Al Qaeda li minaccerà risponderanno: “siamo figli d’Italia, figli di Roma possiamo mai aver paura di voi?” E intoneranno allora l’inno che li riporterà agli antichi fasti imperiali: “Roma divina, a te sul Campidoglio,/dove eterno verdeggia il sacro alloro,/a te, nostra fortezza e nostro orgoglio,/ascende il coro./Salve Dea Roma! Ti sfavilla in fronte/il Sol che nasce sulla nuova storia;/fulgida in arme, all'ultimo orizzonte/sta la Vittoria./Sole che sorgi libero e giocondo/sul colle nostro i tuoi cavalli doma;/tu non vedrai nessuna cosa al mondo/maggior di Roma.” Altri giovani mollaccioni cresciuti con concezioni materialistiche, consumistiche e di divertimento se Al Qaeda o un’altra organizzazione criminale li dovesse minacciare si intimoriranno e risponderanno: “lasciateci stare, venite, fate le moschee, basta che a noi lasciate vivere la nostra vita così come l’abbiamo sempre vissuta!” Il partecipare a feste tipo l’Eurochocolate (guai a dire festa della cioccolata: quelli di alcune correnti politiche prima fanno tanto gli antiamericani, poi sono innamoratissimi della loro lingua, piace loro immettere anclicismi per distruggere la nostra bella lingua di Dante), oppure qui a Cori prima di natale fecero “la festa della birra”, dove vidi molti giovani di 20 anni, nati nella seconda parte degli anni ’80, tutti indaffarati e impegnati nel preparare e nel coordinare: non sto criticando, hanno fatto bene ad organizzarla, perché anche lo svago e il divertimento nella vita ci vogliono, ma secondo me ci vorrebbe di più il senso dell’appartenenza ad una comunità (italiana), non si può essere solo tutto Facebook, birra e rock ‘n roll. Fantasticherie, unite alla vita reale, tutto dal mio punto di vista, senza fare il giudice nelle singole vite altrui, in una fusione creata da me, appositamente per i blog: per una volta ho parlato fiducioso anche di futuro, in una giornata speciale per me, ma anche per voi tutti, senza recriminare e piangere dentro per quel che poteva essere e non è stato, come di solito uno fa nelle ricorrenze. Un blog che ti aiuta a sfogarti e a tirare fuori quello che hai dentro: in questo modo uno si arrabbia meno nella vita reale. Evviva il tutto..!

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