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domenica 17 febbraio 2013

176) PERCHE’ SCELGO IL PDL

CON IL PDL NON VIVREMO IN PARADISO, MA SARA’ SEMPRE MEGLIO DELL’INFERNO DEGLI ALTRI.



Ora vi spiegherò i motivi per cui, secondo il mio punto di vista, il partito del “Popolo delle Libertà” offre migliori garanzie e sicurezze rispetto a tutti gli altri partiti e schieramenti politici. 
 



Secondo voi qual è la priorità del Partito Democratico? Il contrasto alla crisi economica forse? L’occupazione per i giovani? Nei primi cento giorni di governo quel partito ha intenzione di rendere più agevoli e facili le acquisizioni di cittadinanza per gli stranieri residenti in Italia, quando già esistono delle leggi al riguardo, equilibrate e frutto di un giusto e corretto cammino di integrazione. Se qualcuno osa opporsi hanno già i fucili puntati con il solito ritornello di “razzismo”. Non è una questione di essere razzisti o cattivi, la solidarietà umana non ha confini e non conosce distinzioni di nazionalità, di lingua e di religione, sono questioni di ragionevolezza e di saggezza. Lo ius soli possono permetterselo nazioni immense, grandi, come gli Stati Uniti, il Canada, il Brasile, l’Argentina, l’Australia. Basta che si diffonda la voce che per acquisire la cittadinanza italiana sia sufficiente far nascere un figlio, senza sapere nulla dell’Italia, dalla sua lingua e della sua identità culturale, per essere sommersi da una miriade di partorienti, non contando i ricongiungimenti familiari, e andranno a nozze coloro che cercano nell’occidente una terra di conquista per imporre la religione e le leggi islamiche. Tutti quanti come si manterranno? Dandosi alla delinquenza? Creeranno pericolose tensioni sociali con i disoccupati nostrani in costante aumento? Già ora siamo insicuri per via della libera ed incontrollata circolazione dall’Europa dell’Est, figuriamoci come lo saremo domani se quelle proposte si attueranno. Come si comporteranno i “cattolici adulti” con le leggi che smembreranno la tradizionale famiglia, introdurranno l’eutanasia e agevoleranno ancor di più l’aborto? Ormai il popolo italiano è destinato all’estinzione per la sinistra, una bella spinta la daranno sicuramente le politiche omofile e pro diffusione legale di stupefacenti; i “nuovi cittadini”  saranno invitati dall’alto del pulpito dei loro iman a finire quegli autoctoni simbolo di perdizione: sempre di più omosessuali, drogati, alcolizzati, atei, anziani e con le donne che circolano liberamente senza “lenzuolo” addosso. Una sana ironia non guasta mai, tornando a parlare concretamente, come faranno a sbrogliare la matassa economica con la Cgil di mezzo? Si piegheranno ai dettami della Germania e dell’Unione Europea? Con i loro sindacati dietro penso di no e potrebbero farli cadere per mettere al loro posto un altro Mario Monti servo.

Oppure Mario Monti potrebbe trovarsi al loro fianco per soccorrerli con la benedizione di Angela Merkel. La vicenda del “Montepaschi di Siena” dimostra che il Pd è affine a Monti, al mondo delle banche e dell’alta finanza (chissà che stillicidio ci sarebbe stato se, dietro quella banca, anziché il Pd, ci fosse stato il Pdl). Si faranno gli interesse dei macellai della Bce che distruggono le economie dei popoli: in questi giorni in Grecia la gente è disperata e in rivolta, i mezzi di informazione italiani tacciono alla grande perché ci sono le elezioni e si favorirebbe il centrodestra. La politica tedesca e Pro Ue di Monti non ha prodotto cose concrete: ha strangolato le famiglie con le tasse e la disoccupazione è aumentata. Casini e Fini finché faceva comodo stare con Berlusconi ci stavano, per ambizione se ne sono andati e speravano di portargli via i voti: hanno fallito e ora si attaccano a Monti e a Montezemolo per restare in auge e per mantenersi ancora dopo trent’anni la poltrona da parlamentare.

Sono in egual misura affamati di potere gli aspiranti parlamentari grillini, molti di loro hanno avuto esperienze politiche. Il ritornello tra la gente comune in queste elezioni è il seguente: “non andrò a votare, se ci andrò voterò Beppe Grillo!”  Ma chi mai sarà questo Beppe Grillo? Riempie le piazze solo perché ha delle qualità oratorie (da buffone), già sperimentate in televisione. E’ facile fare i sermoni in piazza o scrivere stupidaggini sul blog. Se questo comico andrà al potere non saprà dove mettere le mani e vi manderà in malora. Dove sono i miracoli con gli amministratori locali grillini? Basti vedere Parma: le cose sono peggiorate. Quando si è al dentro delle cose ci si rende conto che è tutto un altro mondo e che era facile dal’esterno aprire la bocca e darci fiato. Abbiamo il grande dittatore: se qualcuno gli va contro o lo critica è fuori dal “Movimento Cinque Stelle”, così come le donne incinte che vengono allontanate dai loro ruoli nelle amministrazioni locali. Lasciate che i tagli ai costi delle politica li applichino le persone serie e competenti e non gli sfaccendati incapaci. Idem a Grillo è Oscar Giannino.

Nel programma del Pdl è previsto il Patto del Parlamentare: l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, la riduzione del numero dei parlamentari, l’impegno a non tradire il mandato, la riduzione degli emolumenti, l’elezione per due legislature. L’abolizione dell’Imu sarà scontata, una scommessa rischiosa sarà il rimborso del 2012, per recuperare quel denaro si parla di un contenzioso con la Svizzera. Per star dietro al Pdl anche gli altri partiti, quello di Monti in primis, hanno promesso l’eliminazione progressiva dell’Imu sulla prima casa: il Professore dimentica la conferenza stampa di fine anno da lui tenuta, in cui dichiarò che era impossibile eliminare l’Imu, perché sarebbe tornato doppio. Confrontiamo i due terremoti, L'Aquila 2009 con Berlusconi e Emilia 2012 con Monti: nel primo caso fu preso a cuore il dramma dela gente e in pochi mesi furono costruite casette, le quali tolsero le persone dalle tende; nel secondo caso il miracolo non c'è stato. E ancora: per le imprese che assumeranno si attueranno la riduzione delle tasse. La sfida non sarà facile e potrete dire: perché tutte queste cose non sono state fatte prima? Nei precedenti governi Berlusconi molte importanti riforme sono state fatte, fu persino abolito l’Ici insieme ad altre tasse, ma tante cose insieme è stato impossibile fare, principalmente per la varietà di opinione tra i parlamentari di maggioranza, le scissioni e le maggioranze risicate che ne conseguirono (ecco perché vi consiglio di votare i grandi partiti e non i piccoli). Fu riformata la costituzione, con la riduzione del numero dei parlamentari e con l’introduzione della devoluzione (bocciata successivamente da un referendum), che avrebbe dato maggiore autonomia alle regioni e il debito pubblico rimase costante nel quinquennio 2001 – 2006, dopo il crescente aumento provocato dai governi precedenti. Nel 2011 quel debito accumulato in precedenza schizzò alle stelle a causa della crisi finanziaria internazionale, si dovette rinunciare ad altre cose in programma e ci fu il cambio di governo. Berlusconi non era ben visto dai tedeschi, principalmente perché, a differenza di Monti, non si piegava e aveva il coraggio di dire di no, così gli sono partiti in quinta gli speculatori finanziari. Se il problema è l’Euro e se le cose non miglioreranno, in futuro è probabile che si proponga di tornare alla lira.

Circola il luogo comune del “Popolo delle Libertà”, il partito dei ladri e delle mignotte: prima di tutto sono da verificare queste supposizioni e poi come si usa dire “chi è senza peccato scagli la prima pietra!” I magistrati che entrano in politica: quando lo dice uno di destra è un’amenità; oggi durante un comizio ho sentito un esponente del Partito Democratico che si lamentava di Ingroia, che da magistrato si è messo alla testa del Movimento Arancione. La sfida che si presenterà non sarà agevole, bisognerà impegnarsi a fondo per il bene del popolo, senza promettere mari e monti, e non mancheranno ferocissime critiche e quant’altro.

Non dire: “a votare non ci andrò, tanto sono tutti uguali, pensano solo al loro interesse e non cambierà nulla!” Sicuramente nell’immediato le cose non cambieranno in meglio, però potrebbero cambiare molto in peggio se non voterai Pdl. Vai a votare, anche in caso di pioggia, neve e bufera, perché tra qualche mese, tra qulche anno, sarà troppo tardi per affermare: "fossi andato a votare!"


13 commenti:

  1. Che vinca la sinistra

    Che vinca la sinistra, così gli elettori di partiti fantasiosi, al momento di versare le imposte, si sentiranno moralmente superiori e quei gran delusi degli astenuti pagheranno la vendetta di non provare a darsi una possibilità.
    Che vinca davvero la sinistra, per essere fieri di mantenere il capriccio di pensioni di reversibilità e altre agevolazioni familiari ai matrimoni omosessuali; purtroppo i tempi non sono ancora maturi per riconoscere l’unione uomo-animale e albero-minerale, ma lo faremo, perché difendiamo i diritti civili.
    Che vinca perciò la sinistra, perché siamo troppo onorevoli per il bunga bunga e ci fidiamo dell’autorevolezza delle banche, in particolare del Monte dei Paschi di Siena.
    Che vinca pure la sinistra, affinché si possa mettere in tavola il rispetto mondiale di Monti in salsa tedesca, se avremo il privilegio di essere invitati come maggiordomi al banchetto in cui consumare piatti stranieri.
    Che vinca bene la sinistra, così ci lucideremo la coscienza con la cittadinanza ai figli degli immigrati e parteciperemo dell’allegria di eserciti di partorienti multicolori, che verrano a sgravare in ospedali che noi non ci possiamo più permettere.
    Che vinca allora la sinistra, e ci sarà un atto di civiltà con l’amnistia dei carcerati, intanto la certezza della pena non esiste, ma saremo protetti dal sacro ombrello della Costituzione, che disarma il coltello con la retorica.
    Che vinca sempre la sinistra, grazie alla sua fedeltà verso sindacati e burocrazia, che sono i migliori amici dei lavoratori, verso cui nutrono talmente tanto affetto da rimandarne continuamente il pensionamento.
    Che vinca certo la sinistra, siccome le cooperative sono un’opportunità per sostituire tutti quei commercianti che evadono le tasse, non avendo agevolazioni fiscali. E’ tempo di grandi imprese, basta con l’iniziativa privata, che rendeva sicure le nostre strade con le sue vetrine troppo luminose e che dava inutili opportunità di lavoro, da smettere di duplicare cancellando la concorrenza.

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  2. Che vinca presto la sinistra, dato che siamo troppo ricchi per avere proprietà immobiliari, che devono diventare solo concessioni dello Stato a fronte di continui prelievi.
    Che vinca senza dubbio la sinistra, perché ci fidiamo della competenza ed esperienza di Bersani, che è laureato in lettere, ma lavora in politica dal 1980. Anche Vendola, comunque, non è male, visto che riesce a vivere di politica almeno dal 1985.
    Che vinca finalmente la sinistra, infatti abbiamo veramente bisogno di altri Presidenti della Repubblica del calibro di quelli che essa elegge dal 1992, che in fondo costano solo 228 milioni di euro annui.
    Che vinca quindi la sinistra, d’altronde i vecchi sono improduttivi e meritano l’eutanasia, i deformi sono mostruosi e vanno abortiti e andiamo in tabaccheria a prendere una striscia di coca, per dimenticare il sinistro sfacelo liberato con distrazione.
    Che vinca forza la sinistra e se quella vecchia causa condominiale resta in attesa di giudizio, per lasciare posto e risorse ai processi di quel mariuolo di Berlusconi, perlomeno ci vanteremo reciprocamente del nostro perbenismo.
    Che vinca lesta la sinistra, poiché lo spirito si alimenta di cultura e, se questa è proprio somma, riempie anche la pancia, come sanno bene i milionari pubblici Benigni, Fazio, Saviano e compagni di ogni ordine e grado.
    Che vinca adesso la sinistra, in modo che i cattolici adulti, andando a messa una domenica, possano ritrovarsi dentro una moschea, senza neanche notare differenze; magari qualche problema con l’islam lo avranno gay e donne, ma nulla di sostanziale rispetto al piacere di mettere all’angolo quella marcia razza degli italiani.
    Che vinca solo la sinistra, in quanto Prodi e la sua compagnia non hanno potuto dimostrare abbastanza la capacità di renderci orgogliosi e sereni di mantenere con tasse bellissime servizi perfetti e personaggi ammirevoli.
    Povera Italia mia, io non mi vergognerò mai di amarti, al punto di non poterti lasciare; tu prova a perdonare il profondo disonore a cui una compatta minoranza di italiani per caso potrebbe condannarti.
    Sì, che vinca la sinistra, specie se non c’è alcun interesse a scegliere un presente che anticipa anche il tuo futuro, che tu lo voglia o meno, e se tu non credi che il bene degli italiani sia quello dell’Italia.

    Federico Basso Zaffagno © 2013 Qelsi

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  3. Un’altra sorpresa: per la stampa estera Berlusconi è il più credibile, gli altri sono… da circo equestre
    di Francesco Signoretta/mer 20 febbraio 2013/19:42

    L'Intervento
    Berlusconi? Un diavolo che gli elettori italiani «già conoscono», quindi è probabile che alla fine decidano di sceglierlo ancora perché gli altri candidati sono «disastrosi». La stampa estera prende in considerazione la possibilità che, nonostante le difficoltà della vigilia, alla fine sia il centrodestra a prevalere in questa consultazione elettorale. L’autorevole Wall Street Journal lo ipotizza in maniera esplicita, perché alla luce di quello che sta venendo fuori «le alternative non sono così migliori rispetto a lui». Il perché è presto detto. Il centrosinistra, secondo il Financial Times, aveva avuto l’opportunità di svecchiarsi con una vittoria di Matteo Renzi alle primarie, ma poi ha preferito confermare al vertice la vecchia guardia. Così l’Italia, che adesso sarebbe potuta essere a un passo «dalla vittoria di una sinistra moderna», si trova invece invece di fronte alla conferma della fiducia a Pier Luigi Bersani, sorretto da Nichi Vendola. Il che significa che è stata barattata la possibilità di «un giusto mix di politiche e riforme strutturali senza austerity» con le vecchie ricette della sinistra italiana fatte di tasse e di spesa pubblica. E Mario Monti e la sua Scelta civica? Peggio che andar di notte. Secondo il Wall Street Journal, all’inizio gli italiani non erano contrari al suo governo e hanno anche dimostrato di «non aver paura dei sacrifici» ma adesso, dopo che li ha tassati e poi li ha tassati ancora, non lo trovano più convincente come candidato premier: le intenzioni di voto lo dicono chiaramente. Che cosa gli viene imputato? Il fatto che all’improvviso abbia deciso di “salire” in politica, di farsi un suo partito e di rincorrere Berlusconi, promettendo tagli alle tasse dopo che lui stesso, nell’ultimo anno e mezzo, le ha aumentate. Si candida come il nuovo che avanza ma, rileva il Wall Street Journal, lo fa con una coalizione che comprende «alcuni personaggi fra i peggiori dello zoo della politica italiana». Luigi Zingales, l’economista che in questi giorni ha lasciato “Fare per fermare il declino”, dopo aver scoperto che Oscar Giannino aveva taroccato il proprio curriculum, ha scritto un editoriale sul prestigioso quotidiano economico Usa e si è domandato perché, di fronte a questo scenario, gli italiani dovrebbero votare Bersani o Monti. Disastro per disastro, ha concluso, meglio non affrontare l’ignoto e rischiare anche una possibile nuova patrimoniale. Ecco perché è probabile che alla fine i moderati tornino a votare e si pronuncino a favore del «diavolo che già conoscono». Meglio Berlusconi che una coalizione figlia del Partito comunista di una volta e sulla cui superiorità morale il caso del Monte dei Paschi di Siena ha fatto cadere ogni illusione.

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  4. Silvio Berlusconi, dal 1988 ad oggi.
    27.09.1988 - Non ho mai pagato la quota di iscrizione alla P2.
    13.09.1993 - Non ho mai detto che fonderò un partito, il mio partito non ci sarà mai.
    20.10.1993 - Non ho mai usato i miei mezzi mediatici per aggredire un concorrente.
    01.11.1993 - Non ho mai promesso, offerto o pagato tangenti a chicchessia.
    11.01.1994 - Non ho mai interferito con la linea de Il Giornale.
    07.04.1994 - Non ho mai parlato a vuoto in vita mia: la mia vita lo dimostra.
    16.05.1994 - Non ho mai messo in discussione l'indipendenza dei magistrati.
    30.05.1994 - Non mi occuperò mai di questioni televisive.
    08.06.1994 - Non ho mai auspicato una Rai filogovernativa: io la voglio indipendente.
    16.06.1994 - Non ho mai promesso di vendere le mie emittenti.
    23.06.1994 - Non ho mai pronunciato la parola "Condono".
    04.08.1994 - Non ho mai premiato i miei interessi particolari.
    15.10.1994 - Non ho mai mancato un traguardo.
    28.10.1994 - Non ho mai avuto la foto di Agnelli sul comodino.
    05.11.1994 - Non ho mai escluso, né detto, né pensato: "dopo di me, il diluvio".
    22.11.1994 - Non ho mai corrotto nessuno: lo giuro sui miei figli.
    12.12.1994 - Non ho mai ricevuto - dico mai - finanziamenti dallo Stato.
    23.12.1994 - Non ho mai fatto appelli al popolo.
    28.01.1995 - Non ho mai detto di essere Presidenzialista.
    07.03.1995 - Non ho mai attaccato le Istituzioni italiane.
    13.04.1995 - Non ho mai avuto una spinta irrefrenabile a stare a Palazzo Chigi.
    17.04.1995 - Non ho mai detto che Prodi è un utile idiota.
    17.04.1995 - Non ho mai detto che la Palombelli è una gallina.
    31.05.1995 - Non ho mai emesso fatture false.
    15.10.1995 - Non ho mai pagato tangenti alla Guardia di Finanza: lo giuro.
    13.07.1998 - Non ho mai pagato tangenti a Craxi.
    12.11.1998 - Non ho mai saputo niente della frode su cui indagano i Pm spagnoli.
    01.10.1999 - Non ho mai sentito nominare Paolo Borsellino.
    04.07.2000 - Non ho mai detto che Dino Zoff è indegno o dilettante.
    06.12.2000 - Non ho mai detto che dimezzerò i reati.
    07.12.2000 - Non ho mai conosciuto "All Iberian". Con quel nome lì ...
    11.04.2001 - Non ho mai avuto società Offshore: sono assolute falsità.
    10.05.2001 - Non sono mai andato in un salotto, né a Milano né a Roma.
    03.10.2001 - Non ho mai detto che la civiltà occidentale è superiore all’Islam.
    28.03.2001 - Non ho mai rivolto un'offesa a Indro Montanelli.
    09.02.2002 - Non farò mai un attentato alla democrazia.
    05.04.2002 - Non userò mai la tv pubblica in modo criminoso.
    05.04.2002 - Non ci saranno mai Biagi, Santoro, Luttazzi di dx ad attaccare la sx.
    01.12.2002 - Non ho mai messo piede in Rai.
    11.05.2003 - Non ho mai fatto il tombeur de femmes con la fidanzata di un amico.
    17.06.2003 - Non ho mai conosciuto o ricevuto telefonate dal dottor Squillante.
    11.09.2003 - Non ha mai ammazzato nessuno, Mussolini.
    10.12.2003 - Non ho mai pagato tangenti.
    09.03.2004 - Non ho mai detto di essere l'Unto del Signore.
    21.04.2004 - Non ho mai pagato alcun riscatto per Fabrizio Quattrocchi.
    10.12.2004 - Non ho mai pagato tangenti ai Giudici.
    05.04.2005 - Non ho mai detto che la sinistra porterebbe miseria, terrore, morte.
    30.04.2005 - Non ho mai detto di voler tornare al proporzionale.
    10.09.2005 - Non ho mai insultato nessuno.
    11.09.2005 - Non ho mai usato armi di potere contro i miei avversari.
    16.11.2005 - Non ho mai detto di voler costruire case per tutti i poveri.
    22.11.2005 - Non ho mai rubato o trasformato pal. Chigi in una merchant bank.
    22.11.2005 - Non ho mai usato le intercettazioni telefoniche.
    22.11.2005 - Non ho mai mandato la Finanza da nessuno.

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  5. 06.01.2006 - Non ho mai fatto affari con la politica, anzi, ci ho sempre rimesso.
    20.01.2006 - Non ho mai difeso Mani Pulite, né tantomeno Di Pietro.
    26.01.2006 - Non ho mai saputo che mio fratello vendesse Decoder.
    26.01.2006 - Non ho mai giovato di Ad Personam: molte le "Contra Personam".
    31.01.2006 - Nessuno mi ha mai battuto sui 100 metri, non sono certo un anziano.
    24.10.2006 - Non ho mai attaccato il Presidente Napolitano.
    25.04.2007 - Non ho mai detto che Biagi non dovesse continuare in Rai.
    07.07.2007 - Non ho mai ordinato schedature al Sismi.
    07.09.2007 - Non ho mai fatto alcun Editto Bulgaro.
    29.10.2007 - Non ho mai comprato Senatori per far cadere Prodi.
    10.04.2008 - Non ho mai offerto a Di Pietro il Ministero dell'Interno.
    21.05.2008 - Non ho mai detto che porteremo una "vita nuova per Napoli".
    24.10.2008 - Non ho mai detto che manderemo la polizia nelle scuole.12.02.2009 - Non ho mai attaccato la Costituzione.

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  6. 06.05.2009 - Non ho mai candidato veline.
    06.05.2009 - Non ho mai usato termini sgradevoli sulle donne.
    06.05.2009 - Non ho mai - negli ultimi 15 anni - offeso o insultato l'Opposizione.
    20.05.2009 - Non ho mai conosciuto David Mills.
    21.05.2009 - Non ho mai pagato David Mills.
    23.05.2009 - Non ho mai detto che il Parlamento è dannoso.
    26.05.2009 - Non ho mai mentito sul caso Noemi.
    28.05.2009 - Non ho mai avuto rapporti piccanti con Noemi.
    04.06.2009 - Non ho mai fatto una gaffe in vita mia.
    05.06.2009 - Non ho mai detto che il papà di Noemi era l'autista di Craxi.
    19.06.2009 - Non ho mai parlato di Complotto Oscuro.
    19.06.2009 - Non ho mai detto "temo di essere spiato".
    19.06.2009 - Non ho mai detto "il mio avvocato è uscito pazzo".
    24.06.2009 - Non ho mai pagato per una donna.
    27.06.2009 - Non ho mai detto di chiudere la bocca a chi parla di crisi.
    10.07.2009 - Non ho mai attaccato la stampa.
    15.08.2009 - Non ho mai chiesto un incontro con il Papa.
    18.08.2009 - Non ho mai organizzato festini.
    20.08.2009 - Non ho mai invitato a casa mia persone poco serie.
    10.09.2009 - Non ho mai pagato per una prestazione sessuale.
    11.09.2009 - Non ho mai avuto rapporti con una Escort.
    18.09.2009 - Non ho mai frequentato Minorenni.
    09.10.2009 - Non ho mai subito condanne: sono sempre stato assolto.
    13.10.2009 - Non ho mai attaccato i magistrati, ma loro sì me, da 15 anni.
    19.10.2009 - Non ho mai fatto alcuna gaffe.
    03.11.2009 - Non mi sono mai lasciato ricattare da nessuno.
    05.11.2009 - Non ho mai avuto alcuna relazione con la signorina Noemi.
    06.11.2009 - Non ho mai pensato al Quirinale.
    04.12.2009 - Non ho mai detto nulla contro Fini.

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  7. 11.01.2010 - Non ho mai fatto leggi Ad Personam: erano Ad Libertatem.
    25.04.2010 - Non ho mai litigato con nessuno.
    30.04.2010 - Non ho mai detto che Fini è un traditore.
    07.05.2010 - Non ho mai parlato di Congiure.
    25.05.2010 - Non ho mai avuto Conflitti di Interesse.
    27.05.2010 - Non ho mai avuto la sensazione di essere al potere (citando il Duce).
    27.05.2010 - Non ho mai fatto leggi Ad Personam. Erano per la collettività.
    28.05.2010 - Non ho mai messo le mani nelle tasche degli italiani.
    02.06.2010 - Non ho mai sostenuto l'Evasione Fiscale.
    20.08.2010 - Non ho mai incentivato le campagne del Giornale contro Fini.
    30.09.2010 - Non ho mai comprato voti.
    07.10.2010 - Non ho mai minacciato elezioni.
    22.10.2010 - Non ho mai chiesto il Lodo Alfano.
    29.10.2010 - Non ho mai chiamato la Questura per il rilascio di Ruby.
    29.10.2010 - Non ho mai regalato auto o altro.
    04.11.2010 - Non ho mai cacciato Fini dal Pdl.
    29.11.2010 - Non ho mai partecipato a festini selvaggi.
    05.12.2010 - Non ho mai guadagnato nemmeno un dollaro da Mosca: lo giuro.
    20.12.2010 - Non ho mai fatto male a nessuno: sono sempre generoso con tutti.
    22.12.2010 - Non ho mai utilizzato posti di Governo per attrarre nuovi Deputati.
    22.12.2010 - Non ho mai proposto Ad Personam: io ho sempre provato a fermarle.

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  8. 05.01.2011 - Non ho mai avuto una tresca con una donna di sinistra.
    14.01.2011 - Non ho mai detto che per la Fiat sarebbe giusto andare all'estero.
    16.01.2011 - Non ho mai aiutato qualcuno in cambio di qualcosa.
    16.01.2011 - Non ho mai pagato per una donna: ho una relazione stabile, io.
    16.01.2011 - Non ho mai parlato della mia fidanzata per non esporla ai media.
    28.01.2011 - Non sono mai fuggito dai magistrati, mai.
    03.02.2011 - Non ho mai avuto colloqui diretti con questa Ruby.
    06.02.2011 - Non ho mai aumentato le tasse agli italiani.
    20.02.2011 - Non ho mai alimentato conflitti e tensioni tra le istituzioni.
    27.02.2011 - Non ho mai attaccato la scuola pubblica.
    27.02.2011 - Non equipareremo mai le coppie gay alle famiglie tradizionali.
    16.03.2011 - Non ho mai fatto sesso con Ruby.
    28.03.2011 - Non mi sono mai occupato di diritti Tv.
    14.04.2011 - Non ho mai detto che Alfano sarà il mio successore.
    09.05.2011 - Non ho mai conosciuto David Mills.
    09.05.2011 - Non ho mai parlato di "Brigatismo Giudiziario".
    10.05.2011 - Non ho mai conosciuto David Mills.
    08.07.2011 - Non ho mai voluto l'intervento in Libia.
    07.08.2011 - Non ho mai pensato ad elezioni nel 2012.
    09.09.2011 - Non ho mai offeso nessuno.
    22.09.2011 - Non mi dimetterò mai.
    16.09.2011 - Non ho mai fatto nulla di cui io debba vergognarmi.
    19.09.2011 - Non ho mai fatto sesso con Belen.
    18.10.2011 - Non ho mai criticato il Presidente Gianfranco Fini.
    22.10.2011 - Non sono mai fuggito dai magistrati.
    22.10.2011 - Non ho mai fatto favori a Tarantini.
    22.10.2011 - Non ho mai utilizzato cellulari panamensi. Colpa d'Alfredo.
    22.10.2011 - Non ho mai saputo di candidature per Lavitola.
    23.10.2011 - Non sono mai stato bocciato in vita mia.
    18.11.2011 - Non ho mai detto che staccherò la spina a Monti.
    28.11.2011 - Non ho mai detto "tornerò ad occuparmi delle mie aziende".
    18.12.2011 - Non ho mai detto "staccherò la spina al Governo Monti".
    19.12.2011 - Non ho mai imposto nuove tasse.
    20.12.2011 - Non ho mai avuto passione per la politica.
    07.02.2012 - Non ho mai sentito la telefonata Fassino-Consorte.
    24.02.2012 - Non ho mai conosciuto David Mills.
    27.02.2012 - Non sarò mai più Premier.
    02.03.2012 - Non ho mai detto che ad Alfano manca un "quid".
    28.04.2012 - Non mi sono mai pentito del mio passo indietro.
    23.05.2012 - Non sarò candidato Premier del 2013.
    10.08.2012 - Non ho mai detto che uscire dall'Euro non sarebbe blasfemo.
    09.10.2012 - Nella mia vita non ho mai effettuato giravolte ...
    19.10.2012 - Mai scene di natura sessuale ad Arcore.
    27.10.2012 - Non sarò candidato Premier, lo confermo.
    10.12.2012 - Non ho mai detto che Tremonti mi sputtanava in Europa.
    10.12.2012 - Non ho mai avuto rapporti intimi con Ruby.
    10.12.2012 - Non ho mai fatto pressioni sulla Questura di Milano.
    20.12.2012 - Non ho mai detto "sono l'Unto del Signore".
    31.12.2012 - Non ho mai detto che sono il candidato Premier.
    31.12.2012 - Non ho mai voluto inchieste contro Napolitano.
    02.12.2013 - Non ho mai detto che Monti è un "leaderino".
    02.12.2013 - Non ho mai detto che Ruby fosse nipote di Mubarak.
    02.12.2013 - Non ho mai promesso di abbassare le tasse al 33%.
    02.12.2013 - Non ho mai detto che l'evasione fiscale può essere accettata.

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  9. Moretti ora tira la volata alle stesse facce che nel 2002 aveva svergognato in piazza Navona

    Febbraio 2002, Piazza Navona. Febbraio 2013, Ambra Jovinelli. In più di dieci anni la sinistra deve essere cambiata davvero se nella partita finale prima del black out il “fuoriclasse“ Moretti, il regista simbolo della sinistra, ha voluto essere della partita del Pd mettendo la sua faccia alla squadra del centrosinistra. La presenza di Nanni Moretti al fianco di Pier Luigi Bersani e Nicola Zingaretti nel teatro romano è stata la sorpresa tattica verso la volata finale vincente. Nanni Moretti, da anni sparito dalle manifestazioni, l’uomo che ha vaticinato nelle sue pellicole il disfacimento antropologico dei “compagni”, ora si converte e dice «si può vincere». Nel 2002 a Piazza Navona, un Moretti avvilito sosteneva «con questi dirigenti non vinceremo mai». L’uomo che chiedeva disperatamente di «dire qualcosa di sinistra» ora con una classe dirigente rimasta la medesima dice che va bene, che va bene così. Nel 2002 Bersani aveva già ricoperto, dal ’96 al ’99, la carica di Ministro dell’Industria e del Commercio; dal ’99 al 2001 quella di ministro dei Trasporti. Ancora, dal 2006 al 2008 il leader del Pd ha guidato il dicastero dello Sviluppo economico nel Prodi II e nel 2007 dello Sviluppo economico. Dal 1998 al 1999 è stato Massimo D’Alema a Palazzo Chigi e a “bissare” dal ’99 al 2000. Dal ’96 al 2000 Rosy Bindi è stata ministro della Sanità. Anna Finocchiaro, attuale capogruppo della pattuglia Pd al Senato è stata ministro delle Pari Opportunità nel governo Prodi I. E lo stesso Romano Prodi, “tradito dai suoi” ( lo ricordava lui stesso da Mosca un giorno fa) è in pole position per la corsa al Colle. Insomma, stesse facce, oggi come ieri. Con che cuore Moretti, il rottamatore di «Palombella rossa» ora li riabbraccia tutti? Eppure, «nonostante lo spot “smacchiamo il giaguaro” sono qui perché voto Pd», esordisce, «è da almeno 40 anni che nei film e nella vita reale» critica «gli amici» ma «c’è un tempo in cui bisogna criticare i propri avversari politici perché non è vero che destra e sinistra sono uguali». Il tempo a cui si riferisce il regista sono evidentemente è quello dei fatti gravissimi legati al Monte dei Paschi di Siena, è il tempo dei Penati e dei Lusi. Già , tempi di rigenerazione… Anche Moretti preferisce i dogmi, gli atti di fede, la sinistra superiore. A prescindere. Gli basta la speranza che «lunedì – aggiunge – potremo festeggiare la liberazione di 60 milioni di persone, ostaggio degli interessi di uno solo». Lui, naturalmente, l’ossessione Berlusconi. E nella parte finale dell’intervento, con un’Italia a pezzi e le famiglie disperate, chiede finalemente qualcosa di sinistra… «se dovessimo vincere questa volta, fatela una legge sul conflitto di interessi». Gli italiani non aspettano altro. Forse non si rende conto che l’unica novità è probabilmente, tristemente (per lui), proprio il giaguaro da smacchiare…

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  10. Monti corre a Fiumicino per accogliere i due marò. È il suo ultimo spot prima del voto

    Nella giornata del silenzio elettorale Mario Monti non si è lasciato sfuggire un’occasione ghiotta per continuare a fare campagna elettorale. Sfruttando il suo ruolo di presidente del Consiglio e accompagnato dal ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola si è precipitato all’aeroporto di Fiumicino per accogliere ufficialmente i due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone tornati in “licenza” in Italia per esercitare il loro diritto di voto, su “gentile” concessione dell’India. «Siamo felici di essere ritornati in patria. Questo è stato possibile perché la Suprema Corte ci ha concesso queste quattro settimane di licenza ed ha dimostrato di essere molto democratica riconoscendoci il diritto di voto», hanno detto i due nella sala del Cerimoniale di Stato. Per Monti è stata bella vetrina che gli ha permesso di catturare l’attenzione. Per mezz’ora è stato il dominus assoluto delle tv, provocando le battute caustiche del centrodestra. «Monti – ha osservato Maurizio Gasparri – si è sbracato del tutto. Si presenta in aeroporto per accogliere i marò che tornano dall’India. Si era guardato bene dall’accoglierli l’altra volta, lo fa nel giorno del silenzio prelettorale per basse manovre propagandistiche. Avrebbe fatto meglio a difendere la dignità dell’Italia di fronte all’arroganza dell’India». Critico anche l’ex-ministro della Difesa e fondatore di “Fratelli d’Italia”, Ignazio La Russa: «Il presidente Monti, che ha gioito per la concessione ai marò di un semplice permesso dopo che per mesi e mesi non ha considerato come priorità assoluta la loro vicenda, alla vigilia delle elezioni è in aeroporto a farsi fotografare al loro arrivo. Noi, che dal primo giorno, tutti i giorni, ci siamo battuti e ci batteremo ancora affinché il governo italiano faccia il possibile e l’impossibile per riportarli definitivamente a casa – ha puntualizzato – abbiamo invece preferito non essere presenti per evitare strumentalizzazioni politiche». La Russa aveva invitato il Professore a fare un passo indietro e a non presentarsi a Fiumicino, «altrimenti si vergogni…». In campo anche la Lega con Sergio Divina:«Ricordo che il 22 dicembre ad accogliere i due marò a Ciampino c’erano Di Paola e Terzi e non Monti che il giorno prima aveva rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente Napolitano. Se non ha ritenuto di andare ad accoglierli a Ciampino a maggior ragione non doveva essere a Fiumicino».

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  11. L'ipocrita Casaleggio: il guru dei No Tav viaggia in Frecciarossa
    Il santone dei grillini da Milano a Roma in business class. Ma nel programma del movimento c'è lo stop all'alta velocità

    Paolo Bracalini - Sab, 23/02/2013 - 08:32

    Seduto sulla poltrona numero 7 della carrozza Business, sul Frecciarossa AV (Alta velocità) di Trenitalia, un signore boccoluto con l'aria da maestro Sufi è intento a leggere. Sfoglia un giornale, mentre il treno sfreccia a 300 km/h sulla Tav che buca gli Appennini e solca le valli per portare i passeggeri business class da Milano a Roma in 2 ore e 50, veloce come un aereo. Forse il passeggero Roberto Casaleggio, cofondatore insieme a Grillo del M5S, ripassa, in attesa dell'ultimo megacomizio elettorale a Roma in Piazza San Giovanni, quel punto nel programma Cinque Stelle dove è scritto chiaro e tondo – insieme alla «decrescita felice», meno ore di lavoro, meno frenesia, meno chilometri orari, più felicità - l'impegno preso dai futuri parlamentari grillini: «Blocco immediato della Tav in Val di Susa», e al posto dei treni ad alta velocità «sviluppo delle tratte ferroviarie legate al pendolarismo», cioè i treni a bassa velocità, quelli che Casaleggio sul Frecciarossa sta superando con 200km/h di scarto. O forse, per prepararsi al raduno più importante, nella Roma dei palazzi da «aprire come scatolette di tonno», ripassa il libro di Beppe Grillo, Alta voracità, dove si raccontano la verità sulle «grandi opere» che si stanno «mangiando il Paese», «dalla Tav in Val di Susa fino al ponte sullo stretto di Messina, passando per le spiagge devastate della Sardegna e l'incubo della Salerno-Reggio Calabria, si trivella in mare per un petrolio che non c'è, ci si toglie l'aria con gli inceneritori, si bucano le montagne per treni che non passeranno». Riflessioni peraltro già svolte da Grillo sul blog, fin dal 2005 (perché sul no Tav si è costruito buona parte del successo del movimento di Grillo-Casaleggio): «La Tav è una montagna di merda» (blog, 29 febbraio 2012), «è un'opera inutile, anche un imbecille, se informato, lo capirebbe. Un Paese con le pezze al culo che ci spreme come limoni butta nel cesso 22 miliardi per un buco inutile. A cosa serve? A far viaggiare a 160 chilometri all'ora una mozzarella!». Insieme alla mozzarella, viaggia anche Casaleggio. Concetti ribaditi da lui stesso nel suo Siamo in guerra, altro saggio di politica 2.0 scritto insieme al leader Cinque Stelle.

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  12. Certo, e che diamine, mica poteva scendere da Milano a Roma a cavallo, o a dorso di mulo, per essere coerente col programma slow Cinque stelle. Ma che diamine, proprio sulla esecrata Tav, proprio a due giorni dal voto, proprio lui che è un esperto di comunicazione, e ci casca così dandosi in pasto alla stampa di regime? E quando dovrà andare a Parigi, per spiegare il miracolo del successo del M5S ai giornalisti di Le Monde e France 1-2-3, cosa prenderà, la Torino-Lione che passa in Val Di Susa, da dove provengono molti attivisti No Tav in Val di Susa candidati M5S? Come guru della comunicazione, dopo una mossa da pivello come questa, forse va rivalutato. Scendere a Roma con un intercity, o con un'auto elettrica, o almeno un'ibrida, o col camper dello Tsunami Tour, no? Meglio che sulla Tav, sono gaffe (veniali, certo) che nemmeno Oscar Giannino avrebbe rischiato in chiusura di campagna elettorale.
    E pensare che Gianroberto Casaleggio, per quanto parco di interviste, da quel poco che ha dichiarato va senz'altro annoverato tra i No Tav. A Vanity Fair spiegò in che modo, in un futuro per lui già visibile, la politica sopravviverà all'estinzione dei partiti: «La politica verrà fatta dai cittadini stessi: potranno decidere tutto, dalle strisce pedonali sotto casa alle misure contenute nella Finanziaria, e si organizzeranno ancora di più in movimenti, come i No dal Molin, i No Ponte, i No Tav».
    La cosa strana, per un guru, è che sul treno sì Tav Milano-Roma, Casaleggio si è lasciato andare a considerazioni interessanti e ben udibili, insieme al suo assistente o collaboratore o amico, non sappiamo, seduto davanti a lui. Peccato che, a mezzo metro, ascoltasse tutto una professionista trentenne. Che ci racconta quanto segue e che riportiamo testualmente: «L'ho sentito parlare di soldi. E ad un certo punto si è fatto i conti di quanti euro avrebbero fatto con 8 milioni di voti. Si lamentava che, fatti i calcoli, ogni voto valeva solo 5 centesimi. Non ce l'ho fatta e gli ho detto: “Che tristezza”. Pensava che io non sapessi chi fosse. È rimasto in silenzio. Poi, prima di scendere dal treno, ho preso 5 centesimi. E glieli ho dati. Dicendogli che erano i 5 centesimi del mio voto che non avrebbero avuto. Mi ha detto grazie!».
    Gira voce che anche Grillo sia venuto a Roma con la Tav. Ma il comico non si vede, e comunque è arrivato prima di Casaleggio, ancora più veloce di lui. Che sia arrivato a bordo di un F-35?

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  13. Non ci può essere Libertà senza Sovranità(politica,economica,militare)domani alle urne ricordatevene.un saluto!!!!!

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