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mercoledì 7 maggio 2014

226) LE NOSTRE TRADIZIONI

L’ORIGINE DELLA FESTA DELLA MADONNA DEL SOCCORSO E L’OFFERTA DEI CERI E DEGLI EX VOTO.


Ho parlato più volte della festa della Madonna del Soccorso in questi anni, c’è anche l’argomento apposito sulla destra (Festa della Madonna Cori). Quest’anno però voglio soffermarmi sulla nascita di questa festa. I dipinti di sotto raffigurano l’apparizione della Madonna del Soccorso alla fanciulla Oliva, che avvenne il 4 maggio 1521 sui monti di Cori, sul Monte della Ginestra precisamente, dove oggi sorge il santuario mariano.



Secondo la leggenda la Vergine Maria avrebbe salvato Oliva dalla tempesta, accudendola per otto giorni, dopodiché fu ritrovata sana e salva e ricondotta a casa dai genitori, i quali la credevano morta.


La fanciulla dopo pochi giorni morì, rivelando prima i prodigi di cui era stata protagonista. La popolazione di Cori salì in massa sul monte dell’apparizione e trovò sulle rovine di una costruzione religiosa preesistente l’effigie di una Madonna vestita di verde, ai suoi piedi successivamente verrà aggiunta la fanciulla Oliva.

  
In quel luogo venne costruita la Chiesa dedicata alla Madonna del Soccorso.



Nacque la processione in onore della Madonna, nella quale il popolo e le autorità comunali di Cori ogni anno, nella seconda domenica di maggio, da Cori Valle e percorrendo tutte le vie del paese, giungevano e giungono tuttora nel Santuario dell’apparizione, offrendo dei ceri votivi come ringraziamento per i prodigi del 1521. Nella notte tra il sabato e la domenica della festa anche da Cisterna giunge una folta processione che percorre a piedi una decina di chilometri. A differenza delle altre decadenti processioni di Cori, che sono racchiuse a carattere rionale, nella processione del Soccorso il popolo, credente e non credente, partecipa in massa, non guardando alle distinzioni tra Monte e Valle. Un po’ di folclore non manca (basta che non sia troppo): nella processione partecipano una rappresentanza dei costumanti del Carosello Storico e degli sbandieratori; visto che uno dei due palii del Carosello (che il vescovo benedice) è dedicato alla Madonna una piccola rappresentanza di costumanti storici è ammessa. Un altro elemento di ornamento della processione è la banda musicale, presente ancor prima dell’istituzione degli sbandieratori e del Carosello Storico dei Rioni, che esegue degli inni sacri.
  

Parlando dal punto di vista religioso nel senso stretto, purtroppo va scemando la tradizione delle donne scalze vestite di verde, con degli immensi ceri che portano a braccio, cantando a squarciagola lo straziante canto popolare “Viva sempre viva”, come ringraziamento per una grazia ricevuta, e tende ad essere sostituito dagli altri canti e dai tradizionali rosari. Oggigiorno siamo divenuti tutti sapienti, istruiti, evoluti, per cui in tutti i quesiti che ci poniamo abbiamo pronta una nostra logica, una nostra spiegazione, escludendo a priori il soprannaturale, i miracoli e le guarigioni inspiegabili.  Così quando si presenta un male, ricorriamo alla ragionevolezza, specie se si dispone di un buon capitale economico e gli esperti consigliano: “oggi la ricerca e la scienza hanno fatto dei passi da giganti ci sarebbero quelle cure molte efficienti…..” Ad esempio il pilota di Formula Uno Schumacher è in coma da qualche mese: buon per lui che dispone di molti milioni di euro da potersi permettere i migliori specialisti del mondo.
  
Anticamente nel mondo di un tempo, semplice, ingenuo (in senso buono), contadino, spesso illetterato, allorquando non si disponeva di enormi ricchezze, l’unica speranza di ottenere una grazia, una guarigione, era rivolgersi a una Madonna o ad un Santo, promettendo in cambio di un esito positivo una riconoscenza estrema e spesso donando un quadro fatto dipingere per l’occasione o un altro oggetto votivo. Ma c'erano ieri e ci sono oggi coloro che accettavano ed accettano l'avversità con cristiana rassegnazione. È altresì una questione di punti di vista: il devoto quando scampa ad una disgrazia è convinto che sia stata la divinità a salvarlo; il non devoto, in una simile occasione, ritiene che il tutto sia frutto della fortuna o del caso. 

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