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sabato 11 febbraio 2012

122) PUNTI DI VISTA DISCORDANTI


OPINIONI PERSONALI SU UN ARTICOLO


Delle rettifiche ad alcuni concetti di tale Vincenzo Afilani, riportati su un periodico corese, sono doverose. Non conosciamo personalmente Vincenzo Afilani, non vogliamo andare contro la sua persona, vogliamo solo dare una visione diversa ad alcuni punti dei suoi pensieri.

Berlusconi un pericolo per la democrazia? Ma se l’ha eletto più volte il popolo e gli altri non sono stati capaci di batterlo. Dimettersi volontariamente, quando non era tenuto a farlo, mostrandosi generoso ed altruista, vuol dire essere un pericolo per la democrazia? Invece l’atteggiamento del Capo dello Stato, forzando troppo la mano nella sua caduta, è stato un atto da democrazia?

I problemi che c’erano prima sono rimasti pure con l’avvento di Monti, deludendo le aspettative di coloro che auspicavano che con un colpo di bacchetta magica si risolvessero tutti i guai, tra cui il debito pubblico ereditato dai governi della Prima Repubblica prima e del centrosinistra poi (ampiamente documentato), ingrossato dalla crisi internazionale e dell’Euro, a cui l’Ulivo aderì con entusiasmo e che fece dimezzare il potere d’acquisto, senza che il valore degli stipendi raddoppiasse.

Cercare la cavia per scontare le colpe altrui non farà una buona pubblicità; così come non l’ha mai fatta accanirsi dal punto di vista giudiziario contro una sola parte politica, perché gli sporchi sono presenti in tutti gli schieramenti: ogni tanto sentiamo di molti amministratori locali Pd arrestati per loschi affari, ricordiamo inoltre le vicende che hanno portato alla caduta della giunta regionale abruzzese di centrosinistra. L’aria comunque va purificata in tutta la politica.

Per le altre questioni riguardanti i sindacati, il lavoro, gli interessi dei poveri, rispondiamo dicendo che la gente comune, molti poveri, notano che coloro che si erigono  a rappresentanti della povera gente occupano le posizioni migliori per loro stessi e per quelli che sono ad essi vicino, mentre chi non ha santi in paradiso rimane buggerato.

Ad esempio hanno buttato dentro milioni e milioni di stranieri, ne vorrebbero buttare dentro altri milioni e milioni per sfruttarli politicamente, con la logica “che dobbiamo essere buoni, non dobbiamo essere razzisti” e con l’attenuante “noi ormai rifiutiamo taluni lavori”. Quest’ultima teoria vale fino ad un certo punto: il numero degli stranieri cresce costantemente, andando a coprire non solo i lavori che noi rifiutiamo (spesso perché a basso salario e perché si lavora oltre le normali ore lavorative), ma anche quelli che accetteremmo di corsa e così andrà a finire che la disoccupazione giovanile, tra le più alte in Europa, non si arresterà. Oltretutto l’immigrazione incontrollata sta mettendo a grosso repentaglio la nostra sicurezza ed incolumità.

Considerando il fatto che la dignità di quelle persone va rispettata, molti a sinistra cominciano a ravvedersi su quelle posizioni: qualche mese fa abbiamo parlato di un militante di estrema sinistra, che pur rimanendo delle sue ideologie ha cambiato parere su quella questione proprio per le ragioni che abbiamo citato, e che non va più a votare perché non crede più in quelli che per molto tempo sono stati i suoi rappresentanti. A questo proposito consigliamo anche “Berlusconi ti odio”: un sano sarcasmo riflessivo.

1 commento:

  1. Compa beglio so titolo.
    Ma sulo jo titolo però, perchè pure a mi me piaciaria esse Napoleone, ma je saccio che è sulo no sogno però.E tu lo sa ca chello che si scritto è sulo fuffa?

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